Broccoli resilienti: Murcia investe nella ricerca per affrontare i cambiamenti climatici

Si lavora allo sviluppo di tecniche biotecnologiche innovative

Broccoli resilienti: Murcia investe nella ricerca per affrontare i cambiamenti climatici

L’Istituto murciano di ricerca e sviluppo agricolo e ambientale (Imida) sta lavorando nello sviluppo di tecniche biotecnologiche innovative per migliorare geneticamente i broccoli, come riportato dalla testata valenciafruits.com. L’obiettivo principale è renderli più resilienti ai cambiamenti climatici - temperature estreme e scarsità d’acqua in primis – alle malattie, oltre che ad aumentarne la sostenibilità, mantenendo al contempo le loro qualità nutrizionali e organolettiche. Si tratta di un progetto di grande rilevanza per la regione che produce ed esporta il 70% dei broccoli dalla Spagna.
“La Regione di Murcia è un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nella coltivazione dei broccoli. Vogliamo fornire al settore risposte efficaci per affrontare le sfide di questa coltura, puntando su prodotti di alta qualità, capaci di soddisfare le esigenze di un mercato sempre più esigente,” ha spiegato Andrés Martínez, direttore di Imida

A tal fine, il gruppo di ricerca Tissue Culture dell’istituto utilizza tecniche avanzate di biotecnologia vegetale che permettono di superare i limiti del miglioramento genetico tradizionale, aprendo nuove prospettive non solo per i broccoli ma anche per altre colture chiave della regione, come il susino e il pesco.
Tra le tecniche innovative adottate, spicca la coltivazione in vitro che consente di germinare semi che in condizioni normali non germinerebbero, recuperando genotipi unici che andrebbero altrimenti persi o moltiplicando, attraverso la clonazione, varietà rare o difficilmente coltivabili con metodi tradizionali. Si ottengono così nuove caratteristiche nelle piante sfruttando geni che non appartengono al germoplasma della specie, come la fusione di cellule vegetali, per creare genotipi innovativi o il trasferimento di geni presenti nel citoplasma cellulare. Non meno rilevanti sono le tecniche di micro-innesto avanzato, utilizzate per ottenere piante completamente prive di virus, e l’applicazione di criteri di selezione e trattamenti colturali mirati volti a valorizzare composti bioattivi di interesse nelle piante. 
Questo approccio integrato non solo migliora le rese produttive, ma apre nuove opportunità per sviluppare colture più adatte alle condizioni climatiche attuali, offrendo al mercato un prodotto di alta qualità. (gc)

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