Uva di Canicattì: l’appeal della tradizione spinge i consumi anche all’estero

Di Pasquale (Donnalia): «Siamo in piena raccolta con l’uva Italia»

Uva di Canicattì: l’appeal della tradizione spinge i consumi anche all’estero

Nell’areale agrigentino di Canicattì, tra le aree più vocate d’Italia per l'uva da tavola, siamo nel vivo della raccolta. Parliamo della stagione con Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale della Di Pasquale Ortofrutta di Delia (Caltanissetta). “Siamo nel momento clou per la nostra uva Italia Igp di Canicattì, che punta tanto sulla tradizione, che non singifica "prodotto vecchio” ma, invece, garanzia per i consumatori. Infatti, le varietà Italia e Red Globe di Canicattì sono tra le più attese dalla filiera”. 

L’Igp di Canicattì è un’uva tradizionale che conquista una fetta importante di consumatori legati a un prodotto contraddistinto da caratteristiche uniche: colore giallo paglierino e retrogusto moscato rendono questi grappoli inconfondibili. Ovviamente, di anno in anno, si intercettano sempre nuovi consumatori che si avvicinano all’uva di Canicattì”. 

Le prospettive quest’anno sono ottime - precisa Di Pasquale - le condizioni climatiche hanno favorito la qualità dei grappoli che esprimono a pieno tutte le caratteristiche migliori. Abbiamo raggiunto una colorazione perfetta e il grado Brix supera anche i 20°. Purtroppo, i volumi sono limitati perché la siccità non ha agevolato. Infatti, si prospetta una campagna molto corta: entro il 10 novembre il prodotto dovrebbe terminare. Speriamo di avere soddisfazioni in termini di quotazioni in modo da poter bilanciare i quantitativi esigui. Il 50% del prodotto resterà in Italia mentre la restante parte andrà in Francia, un mercato di riferimento che apprezza moltissimo l’uva di Canicattì”.