Dal campo

Euforia natalizia per i carciofi: capolini anche a 2 euro ma i volumi languono

Lotta (Agricola Campidanese): «Manca continuità, la domanda si è svegliata solo ora»

I carciofi sono tra i grandi protagonisti delle festività natalizie, soprattutto in alcune regioni d’Italia è un alimento irrinunciabile per i giorni di festa. Infatti, anche quest’anno la domanda di carciofi continua a crescere con l’avvicinarsi del Natale.
IFN ne parla con Salvatore Lotta, direttore commerciale dell'Op Agricola Campidanese: “Sino a qualche giorno fa, il mercato era stabile, senza particolari sussulti e le quotazioni erano bloccate. Ovviamente, con l’euforia delle feste e l’arrivo delle temperature invernali, la domanda di carciofi sta crescendo anche se i volumi sono molto limitati e non possono esaudire tutte le richieste”.

“Questo aspetto solo apparentemente è positivo, perché si passa da “tutto a niente”, ovvero: o i mercati sono troppo deboli, quasi disinteressati, oppure si crea un picco di domanda che genera non pochi problemi ai fornitori. Anche perché, a causa dell’andamento climatico e della riduzione generale delle carciofaie, i volumi si sono ridotti di almeno il 20%”.

“I prezzi dipendono molto dalle varietà: lo Spinoso sardo oscilla da 0,80 a 1,20 a capolino, dipende dalla qualità e dal calibro. I Romaneschi invece si attestano tutti sopra 1 euro al capolino. Nei mercati all’ingrosso del Lazio, il carciofo Romanesco spunta quotazioni anche di 1,90-2 euro a capolino. Inoltre, stiamo constatando una qualità ottima perché non ci sono state gelate che hanno danneggiato il prodotto”.

“Tornando al mercato – precisa Lotta – penso che queste fluttuazioni continue non facciano bene a nessuno. Bisogna programmare le stagioni molto prima in modo da poter fornire il prodotto in modo continuo e non a intermittenza. Quest’anno sarà una stagione di bassi volumi ma sarà così anche per le prossime, perché le carciofaie stanno diminuendo e il clima è un’incognita che può riservare brutti scherzi”, conclude Lotta.