Attualità
Torna la maxi grandine, gravi danni alle coltivazioni
Colpite molte regioni del Nord. L'agricoltura austriaca perde oltre 100 milioni di euro
La maxi grandine
sembra stia diventando un fenomeno climatico sempre più frequente in
questa estate e anche lo scorso weekend alcune zone d'Italia ne hanno
pagato le conseguenze su coltivazioni, strutture in vetro come le serre e
automobili.
Lombardia e oltralpe
Milioni di danni per l'agricoltura lombarda e d'oltralpe. Sale il conto dei danni nelle campagne della regione più popolosa d'Italia colpita a macchia di leopardo dal maltempo dell'inizio della scorsa settimana: bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate hanno causato in diverse zone problemi alle strutture agricole e perdite di raccolto. E il presidente della Regione Attilio Fontana ha formalizzato la richiesta dello “stato di emergenza” per le province di Varese, Como Lecco, Sondrio, Cremona e Mantova.
Chicchi di grandine grandi come mele si sono abbattuti principalmente in nord Italia, tra Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Liguria.
"Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una estate segnata fino ad ora da ben 789 eventi estremi — precisa Coldiretti,
citando i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) — tra bombe
d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la
Penisola".
Veneto e Friuli Venezia-Giulia
Nel
Bellunese, si sono contati oltre 50 interventi dei vigili del fuoco che
dalle 22 di sabato 31 luglio hanno operato per il maltempo.
Particolarmente interessati i comuni di Cesiomaggiore, la zona del
Feltrino e Lentiai, dove per il forte vento è precipitata sulle auto in
sosta la punta del campanile. A Cortina, in prossimità del passo
Cimabanche, il terreno a ceduto, ingombrando la strada. Forti temporali
anche nel Vicentino e nel Padovano.
Impressionante
la grandine al confine con Pordenone, che ha raggiunto anche la
dimensione del palmo di una mano ad Azzano Decimo e Fiume Veneto.
La prima cittadina di Fiume Veneto Jessica Canton ha già scritto al presidente Fedriga perché sul territorio i danni sono ovunque: colture, vigneti, piantagioni e orti, abitazioni private, tetti, pannelli fotovoltaici, autovetture distrutte.
Chicchi grandi come palle da tennis. Come mandarini, dice Marco Putto,
il sindaco di Azzano Decimo, rovesciatisi dai nuvoloni sul Friuli
occidentale in una grandinata di circa 15 minuti, iniziata intorno alle 7
del mattino di domenica, quando per fortuna la maggior parte dei
residenti era ancora a casa.
Decine le richieste di
aiuto al comando locale dei vigili del fuoco, in aumento col passare
delle ore. Le zone più colpite sono state le frazioni di Bannìa e Pra Turlone, con danni registrati anche a fienili di ampie dimensioni e capannoni industriali dal tetto bucato.
"Al
di là delle assicurazioni private, si tratta di una situazione
straordinaria, i danni sono davvero ingenti" le parole della sindaca di
Fiume Veneto, Canton, che teme altre piogge in arrivo nel pomeriggio.
Anche a Chions,
la terza località più interessata dal maltempo, soprattutto in frazione
Taiedo, si aspetta per fare una stima definitiva dei danni. La maggior
parte dei privati da queste parti è assicurata, ci dicono da Azzano
Decimo. Negli ultimi anni sono stati tanti e spesso violenti i fenomeni
temporaleschi, e l'amministrazione comunale è più volte intervenuta sui
corsi d'acqua per limitare il rischio idrogeologico.
Trentino
Un
violento downburst ha colpito Vallagarina, Ala, Arco e Riva del Garda
dove in un’ora sono caduti 60 millimetri d’acqua. Su Roncegno Terme,
invece, si è abbattuta una violenta tromba d’aria: sradicati una decina
di alberi secolari che erano riusciti a resistere alla tempesta Vaia.
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna
La grandine è tornata a colpire lungo la via Emilia. Niente a che vedere con il disastro di martedì scorso, ma si sono registrati diversi episodi, da Parma fino ad arrivare alle campagne tra Forlì e Ravenna, dove sono in raccolta le pesche.
Le conseguenze della grandine in Liguria
Eccezionale grandinata sabato notte in provincia di Imperia. La grandine aveva la grandezza di un chicco d'uva. Si
registrano danni soprattutto nella zona di Ventimiglia, nelle frazioni
Porra e Calvo, ma anche a Ceriana, sulle alture di Sanremo e in altre
zone dell'entroterra. Sono numerosi i danni ad auto, serre, impianti di
illuminazione, dehor. Danneggiate anche molte coltivazioni.
"Nonostante
la nostra zona fosse stata indicata non in allerta, abbiamo avuto una
grandinata mostruosa che ha provocato danni rilevanti alle auto e
soprattutto ai nostri agricoltori. Deve essere dichiarato lo stato di
calamità per consentire di recuperare almeno in parte i danni subiti".
Lo dice il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino. "La
grandinata ha provocato danni ingenti in val Bevera, ma non solo - ha
aggiunto il primo cittadino -. Le serre di molte aziende agricole sono
state totalmente distrutte o quasi e le coltivazioni perse".
Il vicepresidente della Liguria con delega all’agricoltura, Alessandro Piana, aggiunge: "La violenta grandinata che ha colpito la Liguria nelle ultime ore lascia interdetti perché ha vanificato il lavoro di mesi e gli sforzi di chi lavora quotidianamente a presidio del territorio producendo vere e proprie eccellenze. Ho già fissato sopralluoghi su vigneti, oliveti, serre e sarà mia cura, nelle prossime ore, accertarmi dell'entità dei danni. Il clima impazzito di questa estate già siccitosa e l'eccezionalità dell'evento mi portano a chiedere indennizzi straordinari. Ho convocato per l'inizio della settimana con urgenza le associazioni di categoria e gli uffici di Regione Liguria per predisporre un piano di ristori e chiedere al Ministero risposte adeguate. Vista la crescita, negli ultimi anni, di eventi di questa portata dovremo cercare delle soluzioni nella prossima Commissione Politiche Agricole che affrontino con pervasività e maggiore forza gli eventi calamitosi".
Lombardia e oltralpe
Milioni di danni per l'agricoltura lombarda e d'oltralpe. Sale il conto dei danni nelle campagne della regione più popolosa d'Italia colpita a macchia di leopardo dal maltempo dell'inizio della scorsa settimana: bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate hanno causato in diverse zone problemi alle strutture agricole e perdite di raccolto. E il presidente della Regione Attilio Fontana ha formalizzato la richiesta dello “stato di emergenza” per le province di Varese, Como Lecco, Sondrio, Cremona e Mantova.
Tutti territori dove si sono registrati disagi e criticità anche nelle campagne con particolare intensità nelle province del settentrione lombardo. Colpita la provincia di Varese con campi allagati e raccolti di orticole piegati dalle intense precipitazioni. In Valtellina, invece, i danni maggiori si registrano per i collegamenti dopo la frana che ha colpito la Valchiavenna, in particolare Piuro e la bassa Val Bregaglia.
Nelle due province di Como e Lecco – spiega la Coldiretti – bombe d’acqua, tempeste di ghiaccio e forte vento hanno colpito soprattutto gli ortaggi. Gli smottamenti lungo i versanti che affacciano sul Lario hanno interessato anche i fondi agricoli. Nella zona di Alzate Brianza e della fascia prealpina, la grandine ha danneggiato pesantemente le strutture agricole mentre a Sirone e nell’Oggionese sono andate distrutte le coltivazione di patate.
In Alta Austria, forti piogge, temporali e grandine hanno messo ko una superficie agricola di 40.000 ettari e sovente si sono verificati danni totali alle colture agricole. Complessivamente, le forti grandinate delle ultime cinque settimane hanno causato danni alle colture austriache per 105 milioni di euro.
Non va meglio in Germania: in Bassa Sassonia il maltempo è la causa numero del crollo di produzione di fragole, il cui raccolto 2021 non è andato oltre le 26.200 tonnellate, il 23,1% in meno rispetto al 2020. Nell'anno in corso, infatti, la mancanza di sole, la pioggia e il freddo hanno impedito la maturazione dei frutti e favorito il proliferare di parassiti.
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