Spagna: in Catalogna è allarme manodopera agricola

All’appello mancano più di 15 mila lavoratori stagionali

Spagna: in Catalogna è allarme manodopera agricola

Le organizzazioni agricole catalane hanno chiesto all'Amministrazione di accelerare la regolarizzazione delle persone prive di permesso di soggiorno o di rinnovare al più presto i loro permessi di lavoro, al fine di soddisfare l'elevata richiesta di manodopera prevista per l’imminente campagna estiva. È l'allarme lanciato dal sindacato agricolo Unió de Pagesos (UP) e ripreso dalla testata online Valenciafruits.com.

Jaume Pedrós, responsabile dei lavoratori stagionali del sindacato agricolo Unió de Pagesos (UP), ha avvertito che per il raccolto di frutta di questa campagna ci sarà bisogno di 30 mila nuovi addetti nei campi, con un picco fino a 16 mila lavoratori stagionali che lavoreranno nello stesso periodo a luglio. “Abbiamo le prove che attualmente a Lleida si concentra un gran numero di persone senza permesso di lavoro o senza la possibilità di processarne rapidamente il rinnovo”, ha commentato Pedrós, esortando l'amministrazione ad essere “coraggiosa”, per consentire un’assunzione rapida dei lavoratori senza documenti. UP ricorda che delle oltre 300 ispezioni sul lavoro che il settore agricolo catalano ha ricevuto lo scorso anno, si è registrato solo l'1% di denunce per irregolarità. “Noi datori di lavoro agricoli stiamo facendo le cose per bene e non possiamo correre il rischio di assumere persone senza una documentazione adeguata”, ha concluso Pedrós.

In ogni caso, i contratti siglati direttamente tra la Spagna e il Paese di origine dei lavoratori ( le cosiddette ‘Contrataciones en origen ’ riconosciute dal governo spagnolo*) sono aumentati per il secondo anno consecutivo, raggiungendo un totale di 1.500 contratti, la maggior parte dei quali provenienti dalla Colombia. 

“È necessario semplificare le procedure”, ha dichiarato Jaume Gardenyes, responsabile del settore frutticolo di UP, che ha chiesto al Ministero degli Esteri di rafforzare il suo staff di funzionari per accelerare al più presto il processo di regolarizzazione. 

La scorsa settimana, un centinaio di immigrati provenienti da Paesi africani e latinoamericani sono scesi in piazza a Lleida per protestare contro i ritardi, dai i tre mesi e fino ai tre anni, che sostengono di subire per ottenere il permesso di soggiorno. 
 

*I contratti siglati tra la Spagna e i Paesi di origine dei lavoratori consentono la gestione simultanea di una pluralità di autorizzazioni, presentate da uno o più datori di lavoro, rispetto a lavoratori selezionati nei loro Paesi di origine, con la partecipazione delle autorità competenti. Le offerte di lavoro effettuate attraverso questa procedura sono principalmente dirette verso i paesi con cui la Spagna ha firmato accordi sulla regolamentazione dei flussi migratori. (definizione fornita dal Ministero spagnolo per l’inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione, clicca qui per approfondire). (am)


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