Il codice a barre spegne 50 candeline

La prima scansione avvenne il 26 giugno 1974

Il codice a barre spegne 50 candeline

Quante volte gettiamo via le etichette dei prodotti senza pensarci, infastiditi da quei piccoli rettangoli di carta? Eppure, dietro quelle fastidiose etichette si cela una delle invenzioni più straordinarie del nostro tempo: il codice a barre. Questa sequenza di linee e spazi, apparentemente banale, ha trasformato radicalmente il mondo del commercio al dettaglio. Era il lontano 26 giugno 1974, quando una cassiera di un supermercato a Troy in Ohio ebbe l'onore di scansionare per la prima volta nella storia una confezione da 10 di gomme da masticare alla frutta, del costo di 61 centesimi di dollari. 

Tuttavia, l'intuizione di un sistema per leggere una serie di barre stampate in forte contrasto (solitamente nero su bianco) risale agli anni 50, quando Norman Joseph Woodland e Bernard Silver brevettarono questa invenzione. Ispirati dalla possibilità di creare un codice Morse per le merci, i due studenti d’ingegneria miravano a sviluppare una tecnologia per leggere le informazioni codificate in modo rapido e automatico, nata dall’esigenza dei retailer di velocizzare le code alle casse dei supermercati, nonché di semplificare la gestione delle scorte.

Oggi, il codice a barre è utilizzato in 116 Paesi come standard GS1, con oltre 100 milioni di prodotti tracciati dai suoi identificativi che generano più di sei miliardi di scansioni quotidiane. Ma guardando al futuro, quel codice a barre di 50 anni fa sarà destinato a scomparire? Probabilmente no, anche se le nuove tecnologie che si fanno strada portano a maggiori efficienze. Una di queste è il codice a barre bidimensionale, che GS1 intende introdurre su scala globale entro il 2027, ovvero codici Qr bidimensionali in grado di fornire maggiori informazioni sul prodotto al consumatore: dalla tracciabilità lungo la filiera, alla presenza di allergeni fino alla sostenibilità ambientale. I nuovi codici bidimensionali soddisfano inoltre l'esigenza delle imprese, a ogni livello della catena di approvvigionamento, di condividere una grande quantità di dati affidabili in modo efficiente. Aziende e consumatori possono quindi accedervi facilmente, grazie a una semplice scansione tramite il proprio smartphone. Parallelamente, l’adozione della tecnologia RFID (clicca qui per approfondire) semplifica e velocizza sia il processo di acquisto alle casse che quello di gestione dei prodotti allo scaffale. Il codice a barre, con la sua invisibile tecnologia, è il motore silenzioso che continuerà a garantire efficienza e sicurezza nel commercio globale, rivoluzionando le transazioni per consumatori e aziende. (am)  

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