Dal campo
Prospettive positive per l'uva da tavola peruviana
Fresh Fruit stima una crescita nei volumi esportati del 25% per questa stagione
Il Perù ha mantenuto la leadership come esportatore mondiale di uva da tavola, malgrado la difficile situazione produttiva che ha attraversato nell'ultima campagna 2023/2024 e si prevede che difenderà la posizione anche nella stagione attuale, come riporta Fresh Fruit Perù. Nell’attuale campagna, infatti, le esportazioni sono iniziate a un ritmo più regolare, con stime al rialzo del 25% riguardo i volumi rispetto alla scorsa stagione.
La campagna peruviana è iniziata ufficialmente a fine luglio e continuerà fino ad aprile, anche se le spedizioni avvengono durante tutto l’anno. Diverse regioni del paese esportano uva nel mondo, ma due areali si distinguono per concentrare la maggior parte dell’export: Piura e Ica, quest’ultima in procinto di affrontare l’inizio della stagione.
La campagna dell’uva 2023/2024 è stata atipica a causa di fenomeni climatici che hanno influito pesantemente sui volumi prodotti, anticipando la stagione del nord del paese e gonfiando i volumi esportati nei primi mesi della campagna; con il passare del tempo, però, è stato osservato un decremento dei volumi totali.
Nell'attuale campagna 2024/2025, il clima sembra essersi stabilizzato e le esportazioni sono iniziate a un ritmo più regolare. Fino alla fine di settembre, le spedizioni ammontavano a 13.444 tonnellate, per un valore di 35 milioni di dollari, con un calo del 45% in volume e del 44% in valore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche se questi dati sembrano negativi, rivelano una stabilizzazione produttiva a Piura, nel nord del paese, che tradizionalmente è il primo areale ad avviare la produzione. Le aspettative riguardo questa campagna sono positive, tant’è che Fresh Fruit Perù stima una crescita in volume del 25%.
Le quotazioni, che per la scorsa annata sono state più elevate a causa dei volumi inferiori, sono previste al ribasso, poiché si prevede un incremento nei quantitativi: finora i prezzi sono diminuiti del 3% e probabilmente questa tendenza proseguirà con l’arrivo della stagione di Ica.
A livello internazionale, il principale mercato di destinazione dell'uva peruviana è attualmente l'Europa, con oltre 4.200 tonnellate inviate finora, ad un prezzo inferiore del 2% rispetto alla scorsa stagione, a causa dei volumi maggiori previsti e per via della campagna più regolare in Cile.
Non sono stati registrati al momento grandi quantitativi spediti verso Stati Uniti e Messico, mentre la Colombia - che attualmente guida le importazioni dell'America con 2.613 tonnellate, ha registrato un calo del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda l’Asia, l’uva da tavola era stata ben accolta durante la campagna precedente in Giappone, dove è considerata un prodotto di lusso e rimane una nicchia. La Cina, al contempo, sta sviluppando una propria produzione attraverso nuove varietà come la Shine Muscat, puntando ad avere una disponibilità di prodotto durante tutto l’anno e questo potrebbe in futuro influenzare il mercato e la concorrenza nell’intera regione asiatica. (gc)