Oltre l'ortofrutta, ecco il bouquet di peperoncini firmato Agricola Azzurra

Con la realtà del Gruppo Orsero una panoramica su produzione, trend di mercato e punti di forza del prodotto

Oltre l'ortofrutta, ecco il bouquet di peperoncini firmato Agricola Azzurra

Esteticamente molto attraente, con una confezione che non è convenzionale per il reparto ortofrutta e con una funzione d'uso che va oltre i desideri consueti, ma che solletica l'acquisto d’impulso, anche come regalo per una ricorrenza. Di cosa stiamo parlando? Del bouquet di peperoncini firmato Agricola Azzurra, realtà del Gruppo Orsero, nata con l’obiettivo di sviluppare e valorizzare le filiere agroalimentari italiane di alta qualità, certificate Bio, Residuo Zero, Nichel Free, Dop e Igp. 

Con Paolo Piccinni, responsabile commerciale dell’azienda, abbiamo fatto una panoramica del prodotto, partendo dalla produzione e dai trend di vendita per poi indagare la comunicazione sul punto vendita e i punti di forza che lo rendono molto apprezzato dal consumatore finale.

Capacci - Quando è stato lanciato il bouquet di peperoncini? 
Piccinni - Il bouquet di peperoncini ha visto un primissimo lancio nel 2018. Fin da subito abbiamo ottenuto un interesse commerciale che ci ha permesso di sviluppare la referenza selezionando i produttori e le aziende agricole adatte a questo particolare prodotto, poiché in grado di garantire le caratteristiche migliori per la coltivazione e la giusta manualità nella preparazione del mazzetto che porta poi alla realizzazione del bouquet finito.

Capacci - In quale zona vengono prodotti i peperoncini e in quale periodo? 
Piccinni - I peperoncini sono coltivati nel basso Salento, negli areali di Otranto scendendo verso l'Adriatico per risalire fino all'areale di Gallipoli. Il periodo di raccolta in pieno campo va da luglio a ottobre, ma già da quest’anno abbiamo implementato anche con la coltivazione in serra, così da riuscire ad allargare la finestra produttiva e commerciale, partendo già ai primi di giugno e concludendo nel mese di novembre o dicembre.

La tipologia di peperoncino che viene utilizzata per realizzare il bouquet è il “Vardacelo”, ecotipo del territorio leccese, che racchiude una serie di antiche varietà autoctone, selezionate nel corso degli anni nei diversi areali del Salento.
Il peperoncino “Vardacelo”, che in dialetto salentino vuol dire “guarda cielo”, è una bacca della famiglia Capsicum che, al contrario delle altre specie, è rivolta verso l’alto in tutte le fasi fenologiche. Passa da verde a rosso intenso con la maturazione, ed è caratterizzata da un profumo e una croccantezza particolare, con un equilibrato contenuto di capsaicinoidi, che ne rende il gusto piacevolmente piccante, accontentando tutti i palati.
Grazie alla collaborazione con i nostri partner in produzione e il prezioso aiuto dei loro nonni, abbiamo selezionato i migliori ecotipi, ottimizzato le tecniche di coltivazione e raccolta del Vardacelo come voleva la tradizione e le abbiamo modernizzate, riuscendo a definire, nel tempo e grazie a molte prove in campo, il miglior processo di produzione e trasformazione.

Capacci - Quali sono i trend di vendita per questo prodotto? Quali sono i suoi punti di forza e perché è così apprezzato dai consumatori?
Piccinni - Fin dal primissimo lancio, i trend di vendita sono stati soddisfacenti, con una crescita costante a doppia cifra (20-25%) anno su anno, e picchi di vendita in particolare nelle settimane estive. 
La particolare tecnica di confezionamento è uno dei principali punti di forza del bouquet di peperoncini; ma anche il gusto è importante, perché oltre ad essere piacevole alla vista, questa tipologia di peperoncino risulta molto piacevole al palato: la sua polpa carnosa e croccante esalta il sapore che ha una piccantezza gradevole e non eccessiva, in grado di soddisfare un pubblico più ampio.

Capacci - Prevalentemente in quale canale viene venduto e come viene promosso il prodotto sul punto vendita?
Piccinni - Il bouquet di peperoncini, dal peso di 250 grammi, è commercializzato prevalentemente in Gdo, con un progressivo inserimento anche nei mercati tradizionali, che stanno rispondendo in modo molto positivo.

Il bouquet è un prodotto particolare: il suo utilizzo va oltre quello del semplice consumo domestico, infatti, il formato speciale dona alla referenza caratteristiche che la fanno un po’ uscire dalle logiche della categoria dell'ortofrutta.
Sul punto vendita possiamo dire che il bouquet diventa esso stesso mezzo di comunicazione per la sua promozione. Il suo aspetto “insolito” per il reparto non passa inosservato e risulta attrattivo per il consumatore finale. (gc)

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