Dal campo
Identificato il nuovo acaro degli agrumi in Sicilia
Si tratta di Eutetranychus orientalis
Come abbiamo riportato in questi giorni, grazie all'aiuto dell’agronomo Salvatore Leocata, titolare dello Studio tecnico ASA e responsabile tecnico di campo di Op Esperidio, tra gli agrumeti siciliani è stato rinvenuto un nuovo acaro “alieno” (clicca qui per approfondire).
Ma il DiA3 dell'Università di Catania, con nota ufficiale del 12 settembre all'OMP di Acireale, ha confermato che si tratta di Eutetranychus orientalis (Klien), acaro tetranichide. "Non ancora ufficialmente "battezzato" con nome italiano (Ragno marrone degli agrumi?) - come precisa Leocata - l'acaro presente già da qualche anno in Spagna, dopo essere approdato in Portogallo, causa sulle piante di agrume sintomi simili a quelli del Ragnetto rosso degli agrumi (Panonychus citri). Non è ancora chiaro però se nelle nostre condizioni arrivi a creare danni altrettanto evidenti sul frutto. Riportando esperienze comunicatemi dai colleghi spagnoli, che ringrazio sentitamente, il nuovo acaro sembra essere di semplice controllo".
“Esso sembra essere infatti abbastanza suscettibile ai vari principi attivi di sintesi registrati in Italia e anche a prodotti biologici quali Maltodestrine e Bauveria Bassiana. Necessarie comunque le dovute conferme nei nostri ambienti. Si raccomanda però di alternare i principi attivi nel caso si rendesse necessario ripetere un trattamento. Assolutamente immotivato e deprecabile utilizzare miscele di prodotti ad azione adulticida. Fondamentale, comunque, rilevare la reale presenza del parassita. Sintomi di depigmentazione dei frutti non sono necessariamente probatori della attività dell’acaro”, conclude Leocata.