Dal campo
Alla scoperta dell’azzeruolo
Un piccolo “frutto dimenticato” dal sapore di mela e pera
L'azzeruolo, piccolo frutto antico appartenente alla famiglia delle Rosaceae, la stessa di mele, pere e ciliegie, è poco conosciuto oggi ma vanta una lunga storia alle sue spalle, come riporta la testata greenme.it. Proveniente dall'Asia Minore e diffuso un tempo in tutto il Mediterraneo, soprattutto in Italia, dove il suo nome è stato declinato nei diversi dialetti, questo frutto era apprezzato per la sua capacità di crescere in terreni poveri e produrre abbondanti raccolti. Nonostante la sua ampia diffusione in passato, oggi l’azzeruolo rientra tra i “frutti dimenticati”.
È simile per aspetto a una piccola melagrana e il suo sapore è un mix tra mela e pera, con una nota leggermente acidula, soprattutto quando il frutto non è del tutto maturo.
L'azzeruolo presenta diverse varietà che si differenziano tra loro per alcune caratteristiche e per il colore della buccia. È infatti conosciuto l'azzeruolo bianco e rosso d’Italia e giallo del Canada.
• Azzeruolo bianco d’Italia: i frutti, dalla buccia giallo pallido e dalla polpa dolce con una leggera nota acidula, sono leggermente schiacciati e pesano circa 50 grammi l’uno;
• Azzeruolo rosso d’Italia: di forma sferica e dal diametro massimo di 3 cm, il Rosso d'Italia ha una polpa giallo-verdognola e un gusto più acidulo rispetto al bianco.
• Azzeruolo giallo del Canada: questa varietà si distingue per il sapore più dolce e meno acido rispetto alle altre, con frutti di colore giallo vivace.
Questo frutto è ideale sia da consumare fresco che trasformato in confetture. L’elevata concentrazione di provitamina A nella polpa lo rende un ottimo antiossidante; è anche ricco di fibre e vanta proprietà rinfrescanti e diuretiche.
Fonte immagine in apertura: pagina Facebook Leopoldo Tommasi (gc)