Babaco, nuova vita per la frutta brutta

La stratup punta a raddoppiare il fatturato e il mercato estero

Babaco, nuova vita per la frutta brutta

Dalle prime box confezionate al picco della pandemia ai progetti per lo sviluppo internazionale. Babaco Market, la startup della consegna a domicilio di frutta e verdura "brutta ma buona" incassa 6,3 milioni e punta così a raddoppiare il fatturato. Partita nel maggio 2020 con l'idea di portare a casa delle famiglie i prodotti che sarebbero diventati scarti (la carota storta, la mela con difetti di buccia), è pronta ora al grande salto. Con un parterre di investitori che si fa sempre più ricco: a capitanarli c'è Massimiliano Magrini, l'uomo che ha portato Google in Italia; poi Angelomario Moratti con la sua Seven Investments; lo startupper Niccolò Maisto, reduce dal successo planetario nel gaming con FaceIt.

Solo alcuni dei nomi che hanno messo sul piatto 6,3 milioni di euro, portando il totale raccolto da Babaco sopra quota 8 milioni (gli altri: il Fondo Acceleratori di Cdp Venture capital, Feel Venture, Doorway, Startupbootcamp Foodtech, Boost Heroes, Plug and Play, NextUp ed LVenture). Dove andranno questi soldi? "Continueremo a investire sulla crescita della nostra squadra - dice il fondatore e ceo Francesco Giberti - . L'anno scorso eravamo undici, l'anno prossimo saremo cinquanta o sessanta". Oggi Babaco ha un grande magazzino a San Giuliano Milanese, dove riceve frutta e verdura "che compriamo direttamente dai produttori, senza intermediari anche per pagarli un prezzo equo". La prepara nelle sue scatole, che affida a una rete di distributori per raggiungere circa 500 comuni: "A Milano il 55 per cento dei veicoli è elettrico".

Oltre alla Lombardia, serve l'Emilia Romagna e da poco Piemonte e Veneto. "Nella seconda metà del 2023 apriremo una filiale estera. Spagna e Francia sono i Paesi a cui guardiamo con più interesse". Il fatturato è passato da 800 mila euro agli 1,7-1,8 milioni previsti per quest'anno. Il meccanismo di Babaco è semplice: ci si abbona sulla piattaforma e si sceglie se ricevere una box da 6 o 10 chili di frutta e verdura, che costano 19 o 27 euro, con consegne flessibili. Non si sa cosa contiene, "se non che sono prodotti agricoli interamente Made in Italy". Il prezzo è fermo da due anni. "Usando prodotti che sarebbero diventati scarti, riusciamo comunque ad essere sostenibili e competitivi sul prezzo". Il recupero è il primo scudo anti-inflazione.