La Basilicata scommette sul finger lime

I Vivai La Malfa testano il frutto: opportunità per gli agrumicoltori

La Basilicata scommette sul finger lime
L’area sud della Basilicata risponde favorevolmente alle coltivazioni di finger lime. E il clima mite anche d’inverno è senz’altro un buon punto di partenza per sviluppare questa coltura. Italiafruit News ha incontrato Tommaso La Malfa, giovane vivaista lucano che ci ha condotto nella sua coltivazione di finger lime a Policoro, in provincia di Matera.

finger lime basilicata
 
“Il campo sperimentale di Microcitrus australasica è stato realizzato ad agosto 2017 in collaborazione tra i Vivai La Malfa Tommaso e l’azienda agricola L’Oro del Sud - racconta l'imprenditore - Il campo occupa una superficie di 1000 metri quadri sotto struttura protetta, tunnel in ferro-plastica, utilizzata precedentemente per la coltivazione di pesche e leguminose rampicanti. I sesti d’impianto sono di 2.5 metri tra le piante e 3.5 metri tra le file, con sistema di coltivazione molto simile a quello dei moderni campi di melograno, con sostegni in ferro per indirizzare e sorreggere i rami durante la maturazione dei frutti. Il test è stato svolto su due cultivar in particolare, Yellow e Ricks Red, entrambe innestate su due portinnesti molto diffusi nel Metapontino: Citrus aurantium, Arancio amaro e Citrange carrizo. Il campo è stato costituito con lo scopo di studiare l’adattamento delle varietà nel nostro territorio, in funzione del portinnesto, non solo in termini di adattamento pedoclimatico, ma anche e soprattutto nelle rese produttive e per sondare l’interesse di mercato”.



“Le piante sono state coltivate presso il nostro vivaio e consegnate in campo a circa un anno dall’innesto. Dal punto di vista economico il finger lime rappresenta un’ottima possibilità di investimento, soprattutto su piccole superfici, con buoni profitti già dal primo anno di impianto: le piante producono da 2 a 3 chili di frutto cadauna nel primo anno per poi aumentare fino a 20 kg dopo 5 anni, senza utilizzo di particolari trattamenti per l’allegagione. Può essere considerato un ottimo business per una azienda agrumicola, in quanto può offrire un prodotto alternativo per canali di vendita nuovi, di élite, che sono disposti a pagare per un prodotto nuovo e di qualità. Con la giusta cautela nel paragone, si potrebbe dire che il caviale di limone è per un agrumicoltore quello che il lampone è per un fragolicoltore... Ad oggi il frutto è molto richiesto, sui mercati all’ingrosso il produttore lo vende in media a 90 euro il chilo, in alcuni casi anche 120 euro, per le cultivar a frutto più piccolo ed aromatico come la Ricks Red”.



“Le prospettive di mercato possono essere ampie, visti i nuovi trend dei piccoli frutti e della cucina fusion. E' importante comunque chiarire che, a seconda della zona di coltivazione e del target a cui si vende il prodotto, va scelta con attenzione la cultivar ed il relativo portinnesto. Questa pianta teme, come gran parte degli agrumi, il gelo, per questo motivo è consigliabile coltivare il finger lime nelle zone miti, o più in generale nelle aree a forte vocazione agrumicola; in ogni caso è consigliabile coltivarlo sotto copertura per limitare il più possibile i danni da vento, punture o tagli sulla buccia causati dalle numerose spine, e scottature da sole sul frutto, che presenta buccia fine. Nei prossimi due anni vogliamo ampliare la produzione inserendo altre due varietà all’interno del campo e continuare a migliorare qualitativamente per affrontare le esigenze di un mercato più ampio, oggi più che mai attento, curioso ed informato".

finger lime

Con il finger lime i Vivai La Malfa continuano una tradizione fatta di innovazione. "La nostra azienda è arrivata alla terza generazione di vivaisti - aggiunge Tommaso La Malfa - io, con le piante da frutto e mediterranee da giardino, insieme ai due miei cugini Alessandro e Gabriele La Malfa produttori di piante da orto ed aromatiche, siamo subentrati ai nostri padri - fratelli gemelli - e proseguiamo la loro attività all’insegna dell’impegno e dell’attenzione alla qualità del lavoro e del prodotto. Abbiamo fatto diversi investimenti per il miglioramento aziendale, tramite l’utilizzo di sistemi di automazione per la gestione dell’acqua di irrigazione e del clima all’interno delle serre; abbiamo inoltre inaugurato il primo dicembre scorso il nuovo showroom aziendale, dove è esposta una campionatura della produzione ed è tutto a portata di cliente".

Dal 2019, come vivai associati Covil (Consorzio dei Vivaisti Lucani, che nel 2018 ha compiuto 20 anni di attività) anche Vivai La Malfa ha i diritti di moltiplicazione del mandarino tardivo easy pealer Valley Gold®, brevettato in Sud Africa. "Nonostante la profonda crisi del settore dovuta anche alla forte concorrenza dei mercati esteri - rileva il vivaista - in agrumicoltura ci sono spiragli di miglioramento dovuti all’introduzione sul mercato di una serie di nuove cultivar che hanno portato all’ampliamento del calendario di raccolta, dando quindi la possibilità ai produttori di arrivare in fasi mercato con minore offerta; è proprio questo il caso di Valley Gold® - conclude La Malfa - che con il suo gusto ed il suo colore, sarà una delle novità interessanti, protagoniste dai prossimi anni nei mesi di febbraio-marzo".

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