Dal campo
Summit Carciofo, grande interesse per l’evento di BASF Nunhems
Focus su mercato, consumi, industria e ricerca
Un viaggio nel “pianeta” carciofo, in cui esperti del comparto hanno fornito una panoramica dell'attuale situazione del mercato, interpretato il gusto e le richieste dei consumatori, illustrato l’impegno dell’industria e della ricerca per soddisfare una domanda commerciale sempre più esigente e diversificata. È stato questo il Summit Carciofo 2024, l’evento di business organizzato da BASF | Nunhems a Lucera, nel cuore di uno degli areali cinaricoli più importanti d’Italia, il Tavoliere foggiano, e dedicato ai professionisti della filiera del carciofo per innovare, crescere e generare valore.
Finalizzata all’obiettivo sintetizzato nello slogan “Diamo forma al mercato di domani”, la giornata dedicata da BASF | Nunhems al carciofo - che ha visto la partecipazione dei principali attori della filiera provenienti da tutta Italia e da oltre confine - è partita dall’analisi della situazione produttiva e commerciale del carciofo. Uno scenario illustrato da Elisa Macchi, direttore di CSO Italy. «In Italia la superficie coltivata è passata da circa 33.000 ettari del 2015 a poco meno di 25.000 ettari del 2024, con un calo in 10 anni del 25%, contrazione registrata in particolare nell’ultimo biennio nelle principali areali colturali (nel 2024 -8% sul 2023 e produzione simile al 2023). Gli acquisti al dettaglio del carciofo fresco in Italia sono in diminuzione (nel 2023 -29% rispetto al 2022 e -45% sul 2019), il prezzo medio è in crescita (+12% nel 2022 e +13% nel 2023), ma il valore prodotto è in calo. Questi dati sono stati confermati nei primi otto mesi del 2024».
Per indagare le ragioni del calo degli acquisti e dei consumi BASF| Nunhems ha commissionato in esclusiva un’indagine consumer, volta a identificare le dinamiche di comportamento dei consumatori e presentata da Salvo Garipoli, direttore di SGMarketing. «Scopo dell’indagine è stato individuare spunti di riflessione e aree di lavoro utili a supportare la crescita del comparto, partendo dalla penetrazione commerciale del carciofo per tipologia: fresco, in conserva, surgelato e pronto da mangiare. In Italia il carciofo è il 16° ortaggio più acquistato per volume e contribuisce con una quota valore del 2% sugli acquisti di ortaggi, ma possiede grosse potenzialità da sfruttare».
L’indagine ha messo in evidenza il potenziale del comparto ma anche la necessità di migliorare la comunicazione tra chi produce e chi consuma, al fine di creare valore aggiunto alla filiera e assicurarne la crescita.
Un grosso contributo alla valorizzazione commerciale del carciofo lo offre sicuramente Orogel che, ha informato Silver Giorgini, direttore qualità e innovazione prodotto, opera nella tipologia del surgelato offrendo carciofi interi, mezzi, a spicchi, a fette, cuori di carciofo e così via. «Con Nunhems abbiamo una continua collaborazione al fine di migliorare le tecniche di coltivazione e incremento delle rese produttive».
L’impegno di BASF | Nunhems nel miglioramento genetico del carciofo, attraverso un programma multidisciplinare basato sullo sviluppo di varietà ibride, è stato spiegato da Maite Peiro Rodriguez, senior breeder BASF | Nunhems. «Gli obiettivi su cui puntiamo sono le caratteristiche agronomiche, la precocità, la produzione, la maschiosterilità, la qualità interna e la versatilità d’uso. Poniamo particolare attenzione alla selezione di varietà che possono essere lavorate meccanicamente. Vogliamo sempre mettere il produttore nella condizione di poter scegliere le varietà più adatte al prodotto finale, grazie all’ampia gamma varietale». Gamma che i partecipanti al Summit Carciofo 2024 hanno potuto conoscere visitando un campo catalogo allestito presso l’Azienda agricola Giuseppe Maffione in agro di Carapelle (Fg).
Giovanni Orioli, Account Manager carciofo e colture industriali per BASF | Nunhems, commenta con grande soddisfazione i risultati dell’evento che ha visto la partecipazione dei più importanti trasformatori, commercianti e produttori del comparto: “Questo evento è stata un’occasione per promuovere la coltura e dare valore al carciofo ibrido, che può senza dubbio essere un elemento di sostegno alle tante difficoltà che sta vivendo il comparto. Siamo altresì estremamente soddisfatti della interessata partecipazione al nostro evento e dal crescente interesse manisfestato dai trasformatori, commercianti e produttori, su varietà la cui performance produttiva e qualitativa incontra le esigenze del mercato”. (gc)
Fonte: Ufficio Stampa BASF | Nunhems