Dati satellitari: una risorsa per l'agricoltura resiliente al cambiamento climatico

Le tecnologie di osservazione della Terra possono aiutare gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo a prendere decisioni

Dati satellitari: una risorsa per l'agricoltura resiliente al cambiamento climatico

Secondo l'Università di Leicester, sfruttare i dati delle immagini satellitari può offrire un supporto cruciale agli agricoltori per contrastare gli effetti delle condizioni meteorologiche estreme e migliorare la sicurezza alimentare a livello globale. In particolare, Fiona Imbali, dottoranda presso la Scuola di Geografia, Geologia e Ambiente, sta lavorando per incentivare gli agricoltori dell'Anglia orientale e del Kenya a sfruttare questi dati per rendere le loro aziende agricole più resilienti ai cambiamenti climatici, come riporta fruitnet.com.

Il suo progetto si concentra sull’esplorazione delle tecnologie di osservazione della Terra, come il telerilevamento e il monitoraggio satellitare, per fornire informazioni utili a prendere decisioni più consapevoli in agricoltura. Tra gli obiettivi principali del progetto vi è lo sviluppo di un’app in grado di offrire dati meteorologici in tempo reale, aiutando gli agricoltori a pianificare con maggiore precisione le loro attività. “Le tecnologie di osservazione della Terra rappresentano un’opportunità strategica per ottimizzare le pratiche agricole, ma è fondamentale elaborare strategie di comunicazione efficaci e favorirne l’adozione – spiega Imbali –. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) sottolinea l’importanza di collaborare con le comunità locali e rispettare le conoscenze indigene per una gestione sostenibile del clima. Questo progetto lavorerà a stretto contatto con le comunità agricole locali per sviluppare strategie partecipative di comunicazione scientifica volte a promuovere l’adozione delle tecnologie”.

L’annuncio del progetto di Imbali arriva in seguito alla partecipazione di una delegazione di accademici dell’Università di Leicester alla COP29 di Baku, in Azerbaigian, dove hanno condiviso le loro competenze su clima, sostenibilità e questioni ambientali con i decisori politici. “La ricerca di Fiona affronta un tema cruciale per il futuro dell’umanità: come rendere l’agricoltura più resiliente agli impatti del cambiamento climatico”, ha dichiarato il professor Heiko Balzter, supervisore del dottorato di Imbali e partecipante alla COP29. “Con il mondo diretto verso un riscaldamento globale di circa 2,7°C, le attuali politiche di riduzione delle emissioni non sono sufficienti. La nostra ricerca punta a rafforzare la sicurezza alimentare attraverso l’uso delle immagini satellitari, lavorando fianco a fianco con agricoltori e comunità locali per garantire il successo di questa sfida”. (gc)

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