Spesa su, volumi giù: i consumi ai tempi dell'inflazione

Ecco l'effetto dell'aumento dei prezzi: il report Ismea

Spesa su, volumi giù: i consumi ai tempi dell'inflazione

E' una correlazione valida per quasi tutti i principali prodotti ortofrutticoli: aumenta la spesa e calano i volumi a fronte di prezzi al dettaglio che rincarano. E' un'equazione vera per tanti, ma non per tutti, perché una categoria importante come la IV Gamma mostra un trend opposto: più volumi, spesa in salita, ma prezzi con il segno meno.

Si potrebbero riassumere in queste poche righe gli andamenti dei consumi nei primi nove mesi del 2022, ma il report pubblicato da Ismea consente di andare a fondo e di toccare con mano le dinamiche della spesa domestica ai tempi dell'inflazione galoppante. 

Da gennaio a settembre è cresciuta del 4,4% su base annua la spesa per i consumi alimentari domestici. Il supermercato resta il canale predominante con il 40% di share e con una performance positiva che rispetto al pre-Covid gli fa guadagnare 2 punti percentuali. Ma il Discount con il 22% di share guadagna 4 punti percentuali rispetto al 2019 con fatturati incrementati quasi del 25%: numeri che la dicono lunga sulla ricerca di convenienza da parte del consumatore. Secondo l’osservatorio sull’inflazione di Nielsen però il Discount è anche il canale dove l’inflazione è più alta: sfiora il 20% a inizio ottobre.

Le famiglie che più sentono la crisi

Sono le famiglie più giovani e con figli piccoli quelle che più di altre sentono la crisi e contraggono la spesa per i consumi in casa (-13% vs 2019). Le famiglie mature sono meno sensibili alle difficoltà economiche, mantengono il carrello quasi inalterato assorbendo un incremento della spesa.

Come cambia lo scontrino

Aumento della spesa per tutti i comparti ad eccezione di quello dei prodotti ittici e del vino. L'ortofrutta vale il 19,8% dello scontrino medio, con la frutta che cresce del 3,7% e gli ortatti del 3,2%. In netto aumento la spesa per gli olii (+15,5%), seguito da quello per bevande analcoliche (+11,2%) e derivati dei cereali (+8,9%). Importanti anche gli incrementi di spesa per le carni (+7,7%). 

Le performance dell'ortofrutta  

"Per tutti i prodotti ortofrutticoli si rileva un incremento dei prezzi al consumo, con una conseguente contrazione dei volumi acquistati - scrive Ismea nel suo report - Impattano su questi una primavera piuttosto siccitosa che ne ha determinato una generalizzata contrazione produttiva".

"Fanno eccezione solo le insalate di IV gamma che presentano un contesto di dinamiche opposte a quelle delle altre verdure con prezzi in lieve ridimensionamento (-3,2%) e importante incremento della presenza nel carrello (+9,8%) - conclude Ismea - Aumenti anche per le patate con prezzi che nel complesso si sono innalzati del 4,6% sullo scorso anno e con volumi acquistati in contrazione del 3,2%".