Spagna, la siccità dimezza la produzione di pere

Le perdite per ettaro si attestano attorno a 7.200 euro, per un totale di 56 milioni di euro solo in Catalogna

Spagna, la siccità dimezza la produzione di pere

Dopo due anni segnati da una grave siccità, il sindacato degli agricoltori spagnolo Unió de Pagesos prevede che la campagna commerciale 2024 di alcuni frutti saranno in grado di coprire solo i costi di produzione, a causa delle difficoltà climatiche che alcune zone hanno dovuto affrontare, a partire da grandinate per arriivare alla mancanza d’acqua, come riporta valenciafruit.com. Una delle colture maggiormente colpite è la pera.
Il sindacato ha ottenuto l'impegno del Dipartimento dell'Agricoltura per una serie di aiuti - tra cui 800 euro per ettaro per i produttori di frutta nelle aree prive di irrigazione, nell’ambito di un totale di 70,8 milioni di euro di danni stimati che la siccità nel 2024 ha provocato sull’intero comparto agricolo. 
L’associazione ha previsto anche un sostegno specifico per i produttori di pere, come anticipato dal sindacato in una nota di fine agosto. Siccità, temperature eccessivamente alte e colpi di calore hanno influito sulla fase di fioritura e allegagione dei frutti per questa campagna, dimezzando i volumi produttivi e provocando una perdita di 7.200 euro in media per ettaro, per un totale di 56 milioni per la soa Catalogna. A complicare il quadro, nella regione di Girona, per diversi giorni consecutivi durante la fioritura si è andati sotto 0° e il risultato si può vedere nella foto sotto.

Fonte: pagina Facebook Unió de Pagesos de Catalunya

Nei mesi di aprile, maggio e luglio, poi, ci sono state grandinate che hanno interessato direttamente anche la produzione di drupacee e mele, provocando ingenti danni in campo, in alcuni casi anche con alberi spezzati e allagamenti. Per questo motivo, Unión de Campesinos ha chiesto un adeguamento dei moduli di aiuto e maggiori sovvenzioni per l'installazione di sistemi di protezione. 

Fonte: pagina Facebook Unió de Pagesos de Catalunya

Per quanto riguarda i prezzi di pesche e le nettarine, a causa della sovrapposizione fra le diverse zone di produzione, le quotazioni non hanno superato quelle della scorsa stagione fino alla seconda metà di luglio. Per quanto riguarda mele e pere, le stime al ribasso sulla produzione in Europa offrono buone prospettive. Va però ricordato che il settore ha dovuto far fronte all'aumento dei costi di produzione che, per il pero, il sindacato valuta in 726,61 euro per ettaro.

A complicare ulteriormente la situazione si aggiunge la mancanza di strumenti per garantire una corretta gestione fitosanitaria delle colture a causa della perdita di prodotti autorizzati, senza avere alternative: ciò porta ad un aumento delle perdite in campo e dei costi di produzione. Con gli strumenti attuali è difficile affrontare parassiti come i moscerini della frutta o la psilla, oppure malattie come lo Stemphylium e il fuoco batterico. 
Il settore, infine, si è trovato a fare i conti con la mancanza di manodopera per lavorare nei campi. A tal proposito il sindacato sta cercando di dialogare con il governo in modo che la problematica possa risolversi nel più breve tempo possibile. (gc)

Fonte immagine in apertura: pagina Facebook Unió de Pagesos de Catalunya

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