Spagna: i coltivatori si aspettano un calo produttivo per gli agrumi

Produzioni stimate in flessione dell’1% rispetto all’anno scorso

Spagna: i coltivatori si aspettano un calo produttivo per gli agrumi

Gli agricoltori spagnoli hanno rivisto al ribasso le stime ufficiali per la campagna agrumicola, con una produzione stimata a 5,84 milioni di tonnellate, penalizzata dalle temperature elevate e dall'aumento di parassiti come il tripide sudafricano (Scirtothrips aurantii). Secondo il Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione (MAPA), il calo previsto è dell'1% rispetto allo scorso anno e dell'8,6% rispetto alla media delle ultime cinque stagioni. Analizzando le singole colture, la produzione di arance dovrebbe aumentare dell'8,8% rispetto all'anno passato, ma risultare comunque inferiore dell'8,2% rispetto alla media del quinquennio. Per i limoni, dopo un'annata di produzioni record, i quantitativi dovrebbero ridursi del 20,5%, scendendo a 953.661 tonnellate, mentre i pompelmi mostrano una lieve crescita dello 0,6% rispetto alla stagione precedente e dell'8,3% rispetto alla media a cinque anni.

Situazione a Valencia e Murcia
José Vicente Andreu, presidente di Asaja-Alicante, ha sottolineato che nelle regioni di Valencia e Murcia si prevede una produzione inferiore alle aspettative, complice la carenza d’acqua che ha colpito duramente le coltivazioni. Anche le temperature avranno un impatto significativo: Pedro Gomariz, responsabile per gli agrumi di COAG, ha spiegato che un abbassamento delle temperature sarebbe fondamentale per favorire la maturazione, in particolare delle arance, fenomeno che quest'anno è stato ostacolato dal caldo prolungato. Ricardo Bayo, segretario generale di UPA per la regione di Valencia, ha evidenziato poi la preoccupazione per la concorrenza dei prodotti importati da Paesi terzi, pur riconoscendo una relativa stabilità nei prezzi rispetto all'anno scorso.

Temperature elevate e diffusione dei parassiti
Le alte temperature di questa stagione hanno favorito la proliferazione di parassiti, trasformando specie prima innocue in minacce significative. Tra questi, il tripide sudafricano si sta rivelando particolarmente dannoso per foglie e frutti, come riportato dal portavoce di Asaja-Alicante. Sebbene questo parassita non comprometta le proprietà organolettiche degli agrumi, provoca macchie sulla buccia che, in molti casi, ne impediscono la vendita nel mercato del fresco. Inoltre, la crescente diffusione dei parassiti sta compromettendo seriamente la redditività delle piantagioni, costringendo i produttori a intensificare i trattamenti fitosanitari, sempre più costosi, o, nei casi peggiori, a ricorrere all’espianto. (gc)

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