Dal campo
Ripristino della natura: nuove disposizioni in arrivo per l'agricoltura
Entro fine estate le norme attuative del regolamento UE 2024/1991
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Entro la fine dell'estate saranno pubblicate le disposizioni nazionali di attuazione del regolamento UE 2024/1991 sul ripristino della natura, come riporta un articolo di Italia Oggi. Il provvedimento, previsto dal disegno di legge di delegazione europea 2024 attualmente in approvazione al Senato, introduce misure per proteggere e migliorare gli ecosistemi terrestri, costieri e d'acqua dolce, comprese le superfici agricole. Il ddl affronta anche altri due temi di interesse agricolo: il sistema dei controlli ufficiali sull'uso dei medicinali veterinari e degli additivi per i mangimi, oltre alle norme per contrastare il commercio di materie prime responsabili della deforestazione e del degrado forestale.
Il ripristino della natura: obiettivi e competenze
I ministri dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) saranno responsabili della predisposizione e attuazione dei piani di ripristino. Il Masaf, in particolare, curerà gli interventi per la tutela degli impollinatori e il recupero degli ecosistemi agricoli e forestali, mentre alcune competenze saranno condivise con il Mase, come la tutela degli ecosistemi marini e il piano per la piantumazione di tre miliardi di alberi. Entro il 1° settembre 2026, l'Italia dovrà predisporre i Piani nazionali di ripristino, con misure concrete per migliorare la biodiversità agricola, proteggere gli insetti impollinatori e favorire la presenza dell'avifauna.
Lotta alla deforestazione
Il governo avrà sei mesi dall'entrata in vigore della legge di delegazione europea per adottare decreti legislativi volti a recepire il regolamento UE 2023/115 sulla tutela dei sistemi forestali globali. Il Masaf sarà l'autorità competente per i controlli su importazione ed esportazione di materie prime e prodotti che contribuiscono alla deforestazione, come soia, olio di palma. Per rendere più efficace l'applicazione delle norme, sarà necessario un coordinamento tra il Comando forestale dell'Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e le autorità doganali. Le imprese coinvolte dovranno rispettare rigorosi obblighi di due diligence e certificazione, ma avranno a disposizione servizi di assistenza tecnica e strumenti informativi. Il regime di controllo sarà differenziato tra PMI e grandi aziende, prevedendo procedure semplificate per le prime. In caso di violazione, scatteranno misure correttive, sanzioni economiche. (aa)
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