Piccoli frutti, la pacciamatura può contenere la Drosophila suzukii

Gli effetti: dalla morte della larva alla modifica del microclima

Piccoli frutti, la pacciamatura può contenere la Drosophila suzukii

La Drosophila suzukii è uno dei nemici giurati dei coltivatori di piccoli frutti, come lamponi, mirtilli, fragole di bosco e more. Le strategie di contenimento si focalizzano principalmente sull’impiego di insetticidi ma i risultati spesso non sono sufficienti per evitare i danni sui frutti. Tra le strategie che, sorprendentemente, stanno riscuotendo successo per il contenimento della Drosophila c’è la pacciamatura, sia di plastica che di tessuto, con cui si riesce a contenere l’attività dell’insetto. Il telo pacciamante, noto per il controllo delle piante infestanti, condizionando il microclima all’interno della serra o della coltivazione in pieno campo, altera anche il ciclo dell’insetto invasivo.

Fonte: Inia

Il telo pacciamante riduce infatti l’umidità relativa e aumenta la temperatura, creando un habitat più ostile per la Drosophila suzukii che preferisce un clima umido con temperature moderate. Inoltre, la pacciamatura contribuisce in altri molteplici modi a ridurre l'attacco della Drosophila suzukii; ad esempio, funge da barriera meccanica per le larve che nascono all’interno del frutto ma si impupano nel terreno, così quando provano il passaggio dal frutto al terreno, cadono nel telo e muoiono disidratate in pochi minuti. La pacciamatura, poi, riduce le infestanti e aiuta le gocce di rugiada a evaporare prima, sottraendo risorse ai parassiti, poiché gli insetti ben idratati resistono meglio al calore e viceversa.

Infine, mantiene la fila stretta, evitando file troppo larghe che favoriscono l'azione del parassita. Secondo uno studio commissionato dall'INIA (Instituto Nacional de Innovación Agraria del Perù) – come si legge su portalfruticola.com - l’investimento iniziale necessario per la pacciamatura in un nuovo frutteto di lamponi viene recuperato rapidamente (tra due o tre anni) anche con prezzi di mercato nella media.

Fonte foto apertura: Fondazione Edmund Mach