Gas in polvere: nuova tecnologia per prevenire il marciume in post-raccolta

Si utilizzano i composti volatili per mantenere i frutti intatti anche per 60 giorni

Gas in polvere: nuova tecnologia per prevenire il marciume in post-raccolta

Il marciume in post-raccolta è un serio problema per la shelf-life di tante categorie ortofrutticole. Funghi, come la Botrytis cinerea, causano perdite economiche che superano i 10 miliardi di dollari all'anno in tutto il mondo e, in specie come l'uva da tavola, le perdite possono arrivare fino al 40% della produzione.
Così i ricercatori della Facoltà di Scienze della Vita dell'Università Andrés Bello (CBIB UNAB) in Cile, hanno sviluppato una soluzione innovativa per prevenire la putrefazione post-raccolta dei frutti: il gas in polvere. 

È una tecnologia basata sull’incapsulamento di composti volatili all’interno di matrici biopolimeriche biodegradabili, che consentono il rilascio controllato di fungicidi naturali, considerati sicuri per la salute umana. "Grazie a questa innovazione, riusciamo a mantenere la qualità della frutta durante tutto il processo di esportazione, garantendone la freschezza e riducendo le perdite alimentari dovute alla putrefazione", ha spiegato Rubén Polanco, ricercatore del CBIB UNAB.
La soluzione sviluppata dai ricercatori - come si legge su Portalfruticola.com - consiste in un film biodegradabile per il confezionamento dell'uva da tavola, in grado di mantenere una condizione ottimale del frutto per 60 giorni. 

Inoltre, la soluzione è scalabile e adattabile alle diverse esigenze del mercato. "La versatilità di questa tecnologia risiede nella sua capacità di incapsulare diversi composti attivi, consentendone l'applicazione in altre colture", ha affermato Danilo González, direttore del CBIB UNAB. “Il nostro progetto mira a proteggere la salute delle persone evitando l'uso di sostanze chimiche dannose e anche la salute dell'ambiente, incorporando prodotti biodegradabili”. “Rispetto ai metodi di imballaggio tradizionali per le esportazioni di frutta, questo è più sicuro, più efficiente e più rispettoso dell'ambiente”, ha concluso il direttore.