Attualità
Orizzonte incerto per la logistica dell'ortofrutta nel 2025
Massimo Delpozzo (Nord Ovest): «Nessun nuovo inizio, affrontiamo sfide di lunga data»
Con l’inizio del nuovo anno, è tempo di previsioni anche per il settore logistico ma, come precisa a IFN Massimo Delpozzo, direttore commerciale di Nord Ovest: “Operiamo in un settore che si presenta come un flusso ininterrotto di cambiamenti e sfide. Nonostante l’apparente stabilità di alcune dinamiche, l’anno appena iniziato riserva novità rilevanti, ma anche complessità che potrebbero segnare l’andamento del mercato”.
Una delle novità più attese del 2025 è la nascita di Gemini Cooperation, un'iniziativa che vedrà Maersk e Hapag-Lloyd collaborare. “La nuova cooperazione, che sarà lanciata nei prossimi mesi – spiega Delpozzo - potrebbe rappresentare un cambio di paradigma per le rotte commerciali globali, offrendo nuove opportunità per gli operatori del settore”.
Canale di Suez, ancora un deserto
“La situazione del Canale di Suez rimane un tema caldo, seppur stagnate. Sebbene non si registrino chiusure ufficiali, tuttavia, molti armatori stanno ormai optando per rotte alternative e, oggi, circa il 50-60% del traffico marittimo internazionale preferisce il lungo percorso intorno al Capo di Buena Speranza, piuttosto correre rischi. Questo allungamento dello tratta da e veros l'Europa sta portando a un inevitabile rallentamento delle operazioni logistiche, aumentando i costi e la congestione in alcuni porti”.
Il Cargo Aereo: un settore in evoluzione ma ancora lontano dalla maturità
“Se il cargo aereo rappresenta una possibile soluzione per alcune sfide logistiche, la realtà italiana resta complessa, spiega Delpozzo. L’Italia, infatti, non è ancora un grande esportatore aereo. I costi elevati, in particolare per il trasporto refrigerato di prodotti come l’ortofrutta, rendono difficile l’adozione massiccia del vettore aereo. Paesi come la Spagna e l’Olanda, invece, sembrano essere meglio preparati ad affrontare queste sfide, con una rete di infrastrutture più sviluppata per il trasporto aereo di merci deperibili”.
Gli scioperi portuali: un ostacolo preventivo
“Gli scioperi nei porti continuano a rappresentare un ostacolo significativo per le operazioni logistiche. Anche se non ci sono interruzioni totali, gli scioperi pianificati possono avere un impatto notevole sulle tempistiche e sui costi delle spedizioni. La capacità degli strike di generare congestioni nei porti è aumentata negli ultimi mesi, mettendo a dura prova le filiere di approvvigionamento globali”.
“In generale la campagna dell’export italiano sta procedendo bene, sia per le mele che per i kiwi: le rotte principali sono i Paesi del Centro-Sud America e del Medio Oriente, come l’Arabia Saudita. I volumi sono buoni anche se i ritardi nel trasporto frenano gli entusiasmi”, conclude Delpozzo.