Marca del distributore, nel 2024 fatturato record di oltre 26 miliardi

Lusetti (Adm): «Un successo attribuibile a qualità, prezzo e sostenibilità»

Marca del distributore, nel 2024 fatturato record di oltre 26 miliardi

La marca del distributore (Mdd) si conferma protagonista della distribuzione moderna, registrando un fatturato record di 26,6 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2024, con una crescita del 2,4% rispetto all’anno precedente. Un successo attribuibile “all'equilibrio tra qualità, prezzo e sostenibilità, frutto di rapporti consolidati con le Pmi fornitrici”, come sottolinea Mauro Lusetti (nella foto in apertura), presidente di Adm (Associazione della distribuzione moderna) a IlSole24Ore, evidenziando le ragioni alla base della continua crescita dei prodotti a marchio del distributore, in contrasto con la stagnazione dei consumi e del Pil italiano. 
In questo scenario, Marca, il salone internazionale della marca privata, organizzato da Adm in collaborazione con BolognaFiere, si prepara a celebrare la sua ventunesima edizione, che aprirà il 15 gennaio nel quartiere Michelino. Quest'anno si attende un nuovo record di partecipazione, con un forte aumento di espositori (+23% rispetto all’edizione precedente) e una significativa crescita delle presenze internazionali.

Le prime anticipazioni del Position Paper di The European House – Ambrosetti, che sarà presentato oggi, 13 gennaio a Milano e approfondito durante il convegno inaugurale di Marca il 15 gennaio a Bologna, sottolineano l'importanza strategica della marca del distributore per la sostenibilità della distribuzione moderna e dell’intera filiera agroalimentare. Il settore, nel suo complesso, genera in Italia un valore aggiunto di 208 miliardi di euro, pari al 10% del Pil, supportando oltre 3 milioni di posti di lavoro. Inoltre, i prodotti Mdd hanno permesso alle famiglie italiane di risparmiare 20 miliardi di euro dal 2020, mantenendo alti standard qualitativi e sicurezza alimentare.

La Mdd non è solo un pilastro economico, ma anche un modello di sostenibilità. Negli ultimi dieci anni, le emissioni di gas serra per ogni euro di fatturato sono calate del 30%, e i prodotti a marchio del distributore hanno promosso scelte sostenibili lungo tutta la filiera, puntando su imballaggi ecologici, tracciabilità e certificazioni ESG.
Guardando al futuro, le potenzialità di crescita sono ancora ampie. In Italia, il peso della Mdd rappresenta solo il 30% del mercato, contro il 50% di Paesi come Francia e Germania. “Dobbiamo continuare a coniugare qualità e convenienza – conclude Lusetti – valorizzando il Made in Italy e rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e all’innovazione”. (gc)