L’impatto dei dazi di Trump sul mercato ortofrutticolo e del cartone ondulato italiano

Scenari e prospettive dal blog Bestack

L’impatto dei dazi di Trump sul mercato ortofrutticolo e del cartone ondulato italiano

L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha riacceso il dibattito sulle politiche commerciali protezionistiche e sui potenziali dazi che potrebbero essere imposti sulle importazioni europee. Per il settore ortofrutticolo e dell’imballaggio in cartone ondulato italiano tali misure rappresentano una fonte di preoccupazione significativa, data la rilevanza del mercato statunitense per l’export italiano, come evidenzia un articolo del blog di Bestack che riportiamo di seguito per i nostri lettori.

L’Italia, secondo il rapporto di Confartigianato, potrebbe essere tra i paesi europei più colpiti, con un calo dell’export che potrebbe raggiungere il -16,8%, pari a una perdita di oltre 11 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato per il Made in Italy, con una crescita significativa delle vendite (+58,6% tra il 2018 e il 2023), che rischia di essere gravemente compromessa. Il settore agroalimentare, tra i più rappresentativi del nostro export, sarebbe uno dei più esposti. Prodotti come frutta e verdura di alta qualità, esportati con imballaggi in cartone ondulato, potrebbero subire un drastico calo della domanda a causa dei maggiori costi derivanti dai dazi. Per il comparto del cartone ondulato, già legato a dinamiche di filiera, l’impatto sarebbe indiretto ma non meno rilevante.

L’effetto protezionistico dei dazi ha un obiettivo chiaro: proteggere la produzione interna americana a discapito della concorrenza estera. L’aumento dei prezzi dei prodotti importati potrebbe dunque scoraggiare il mercato americano, sebbene una politica troppo aggressiva potrebbe innescare ritorsioni da parte degli altri mercati. L’allarme per l’Italia riguarda in particolare le micro e piccole imprese che dominano settori come moda, mobili, legno e metalli, ma anche il comparto agroalimentare e dell’imballaggio. Le regioni più esposte sono Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, che rappresentano il cuore pulsante dell’export italiano negli Stati Uniti.

La presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha dichiarato che l’Unione Europea è pronta a difendere i propri interessi, invitando alla coesione e al dialogo per evitare un’escalation commerciale. Secondo la Von Der Leyen, “i dazi non devono diventare uno strumento per alimentare tensioni internazionali, ma un’occasione per riflettere su un commercio più equo e sostenibile”. Tuttavia, c’è chi vede in questa crisi un’opportunità. La possibilità di misure selettive contro la Cina, come avvenuto in passato, potrebbe deviare i flussi commerciali verso l’Europa, consentendo alle imprese italiane di guadagnare quote di mercato negli Stati Uniti.

Per trasformare questa minaccia in opportunità, è fondamentale che l’Unione Europea rafforzi il coordinamento interno, puntando su strategie di competitività e innovazione. L’alta qualità dei nostri prodotti resta la chiave per affrontare le sfide, perché il valore aggiunto dei nostri prodotti potrebbe ridurre l’impatto dei dazi, rendendoli competitivi nonostante l’aumento del prezzo. 

Il settore ortofrutticolo e del cartone ondulato italiano deve prepararsi a scenari diversificati. Da un lato, potrebbe essere necessario esplorare nuovi mercati per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti; dall’altro, sarebbe opportuno intensificare il dialogo con le istituzioni europee per ottenere supporto in termini di promozione e incentivi. In un contesto globale sempre più complesso, il vero vantaggio competitivo delle imprese italiane risiede nella forza del marchio e nel valore intrinseco dei prodotti. Investire in innovazione, sostenibilità e storytelling può diventare la strategia vincente per superare le barriere imposte dai dazi. 

Per il settore ortofrutticolo, puntare sulla certificazione di qualità, sul biologico e su imballaggi eco-compatibili come il cartone ondulato, capaci di comunicare un valore aggiunto, rappresenta un’opportunità per distinguersi. Creare un legame più forte con i consumatori attraverso una narrazione che enfatizzi tradizione, autenticità e responsabilità ambientale può non solo fidelizzare i mercati esistenti, ma anche aprire nuove prospettive a livello globale. (aa)

Fonte: bestack.com