Attualità
«Per territori e imprese la chiave per competere è la logistica»
All'Assemblea di Federlogistica-Conftrasporto focus su digitale e innovazione
“La logistica è la principale e unica chiave non di volta, ma di svolta, per lo sviluppo dei mercati e delle imprese”. Per chi ancora nella politica o nello stesso mondo produttivo avesse dei dubbi, Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio presente ieri all’Assemblea di Federlogistica-Conftrasporto, li ha dissipati tutti.
“Se il Paese vuole e deve crescere – ha detto – i progetti di digitalizzazione e di innovazione tecnologica centrati sulla logistica e quindi sulla mobilità di merci e persone, rappresentano un fattore determinante e imprescindibile”.
“La logistica – ha proseguito il Presidente di Confcommercio - è elemento cruciale nel “connettere” economie e territori. E penso anche ai porti che oggi non sono solo scali merci, ma hub energetici, crocevia digitali e snodi chiave per la mobilità e il turismo, sempre più centrale per il nostro Paese. Far arrivare il prodotto giusto, al prezzo e al momento giusto, esattamente al cliente giusto, è una sfida davvero complessa”.
“La digitalizzazione – ha aggiunto - non segna una diminuzione dell’importanza della logistica. La digitalizzazione e le tecnologie dell’intelligenza artificiale possono essere gli strumenti per accelerare i processi in termini di organizzazione e potenzialità al settore. Digitalizzazione significa ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, anticipare le esigenze del mercato. Tanto più in un tempo come il nostro, caratterizzato dal continuo alternarsi di crisi su crisi, che richiedono previsione, rapidità e precisione nelle risposte”.
Proprio sulla base di questo endorsment di una confederazione, Confcommercio, sempre più dedicata alle tematiche di logistica, trasporto e mobilità, l’Assemblea di Federlogistica, associazione che oggi raggruppa più di mille imprese, inclusi colossi come Amazon, con un totale di oltre 25.000 addetti, ha segnato almeno due svolte importanti: la prima relativa alla piena presa di coscienza circa la necessità di imprimere una brusca accelerazione ai processi di digitalizzazione e quindi di utilizzo dell’intelligenza artificiale; la seconda incentrata sulla crescita del peso della logistica (oltre il 10%) sul Pil del sistema Italia.
Luigi Merlo, il Presidente che ha creato e costruito Federlogistica e che ha passato il testimone al suo successore, Davide Falteri, ha ricordato le difficoltà ma anche i successi conseguiti in sei anni nell’affermazione della logistica come driver del sistema economico nazionale e ha sottolineato come non esista un’unica logistica, ma tante logistiche, in grado di ergersi a problem solver di tematiche spesso prigioniere di apparati burocratici e di mancata applicazione dell’innovazione. Ha ricordato come esistano una logistica delle infrastrutture, una logistica del trasporto delle merci, una logistica della mobilità in centri urbani, logistica dei magazzini, logistica distributiva, e molte altre.
Dalle relazioni dei partecipanti all’Assemblea sono emerse esperienze di frontiera relative all’applicazione dell’intelligenza artificiale in questi settori: non solo come per altro ormai condiviso dalla comunità dei trasporti, nella organizzazione e ottimizzazione dei flussi di trasporto merci, ma anche in settori come la programmazione dei flussi turistici nelle città d’arte o della sicurezza delle attività economiche subacquee.
Per l’Italia – ha ricordato Merlo – l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi essenziale nei prossimi 5 o 6 anni in cui, come già successo per il settore autostradale (e accade ancora oggi) le grandi infrastrutture di trasporto e mobilità di merci e persone andranno sotto stress per centinaia di cantieri aperti, finalizzati alla realizzazione delle nuove opere in parte previste nel Pnrr. E in questo, come in altri casi, il tema centrale diventa come costruire i modelli ai quali la AI dovrà fornire risposte prevedendo indicazioni operative.
Con Federlogistica, Merlo, ha creato dal nulla un nuovo modello associativo, non più basato solo sulla tradizionale rappresentanza sindacale ma soprattutto a ispirare e guidare i processi innovativi a fianco delle aziende, dalle più grandi alle più piccole. E ora il sentiero tracciato imbocca la strada dell’innovazione tecnologica, della digitalizzazione spinta e dell’intelligenza artificiale. Tutti strumenti determinanti per vincere la sfida internazionale della competitività. Un sentiero che - come proposto da Merlo - transita anche attraverso la proposta di un patto tra aziende e sindacati per gestire i processi del cambiamento del mondo del lavoro. (gc)
Fonte: Ufficio Stampa Federlogistica-Conftrasporto