«La frutta secca non deve perdere identità»

Madi Ventura: «Tornare al reparto ortofrutta e puntare alla qualità»

«La frutta secca non deve perdere identità»

Gli ultimi dieci anni sono stati sinonimo di grandi cambiamenti per la frutta secca. I consumatori hanno abbandonato l’idea di questo prodotto come un mero peccato di gola e, ad oggi, attribuiscono un valore inestimabile da tradurre come connubio perfetto tra salubrità e gusto. Ventura ha dato nuova linfa alla frutta secca implementando progetti che hanno messo in risalto il valore nutrizionale della categoria. 

“Sicuramente i paradigmi dei consumi si sono evoluti per la frutta secca – afferma a IFN Angelica Addeo, brand manager di Ventura – Ormai la frutta secca fa parte della dieta quotidiana dei clienti che consumano i nostri prodotti 12 mesi l’anno. Abbiamo valorizzato l’importanza nutrizionale della frutta secca che rappresenta uno snack salubre, facile da consumare e a misura di consumatore. I clienti apprezzano l’idea di poter creare dei mix di frutta secca in base ai frutti che preferiscono e che apportano il migliore contenuto nutrizionale per le loro esigenze”.
La pandemia ha cambiato i consumi e tutt’oggi ci sono ancora degli strascichi lasciati da quando il Covid ha chiuso in casa gli italiani. “Il lockdown ha cambiato il volto della frutta secca - spiega la manager – mentre le barrette da consumo fuori casa hanno subito un crollo del 30-40%, la frutta in guscio ha avuto una rinascita grazie al consumo domestico e anche le confezioni formato scorta hanno avuto un’impennata. Ad oggi – spiega Addeo – i consumi sono tonati di nuovo al periodo pre-Covid però il formato da 500 grammi sta ancora cavalcando quei trend fortunati”.

Ormai ci sono delle linee commerciali che stanno facendo la fortuna del comparto, come le barrette dedicate agli sportivi. “Abbiamo investito tanto e abbiamo avuto ragione - afferma la manager dell’azienda ligure – la linea proteica sta andando veramente bene, con ottimi risultati. Siamo molto soddisfatti perché siamo riusciti a comunicare al consumatore l’importanza nutrizionale della frutta secca”.
Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione della cultura di massa del consumo della frutta secca, i programmi di cucina e gli showcooking televisivi e sui social media hanno dato una mano a queste referenze.
“Questa sovraesposizione rischia però di decentrare il focus del comparto - puntualizza Addeo – È un momento delicato perché la frutta secca viene utilizzata ovunque, dai prodotti della prima colazione alla cosmesi. Non dimentichiamoci della qualità della materia prima”.

Anche la collocazione all’interno dello store contribuisce a dare un’identità definita, come dichiarato da Fabio Tosello, direttore vendite di Madi Ventura. “La frutta secca è indissolubilmente legata alle dinamiche del reparto ortofrutta – ha sottolineato il direttore vendite di Madi Ventura – per questo è fondamentale che ne rimanga ancorata per la sua posizione al punto vendita. Solo qui ottiene le migliori performance, agevolata dal traffico del reparto, che nella maggior parte dei casi identifica il punto vendita (clicca qui per leggere l’articolo completo)”.

Idea pienamente condivisa dalla brand manager. “Il reparto d’origine è indispensabile per solidificare l’identità della frutta secca e aprire nuovi orizzonti come il tema della sostenibilità”.
E quando si parla di sostenibilità impossibile non parlare di packaging. “Da sempre cerchiamo delle soluzioni di packaging eco compatibili, esplorando nuove tipologie e soluzioni, come ad esempio per la linea Ventura Scorta Verde, con buste 100% biodegradabili e compostabili, che rappresentano un’alternativa alla plastica e che possono essere smaltite direttamente nell’organico/umido.”
Il Natale fa ancora gioire la frutta secca anche se la partenza non è stata esaltante. “Sono state settimane lente – racconta la manager – abbiamo affrontato diversi ostacoli come l’approvvigionamento da altri Paesi. Adesso il mercato sta esprimendo la sua massima esposizione e speriamo che mantenga alti livelli di performance anche dopo le festività”.