Dalla distribuzione
Kiwi, il prodotto greco mette all’angolo quello italiano
Il punto dai mercati di Pescara e Fondi: «Qualità simile ma differenza di prezzo notevole»
Il kiwi inizia a prendersi la scena nei mercati italiani ma a farla da padrone non sono i frutti coltivati nel Belpaese. Infatti, come testimoniano Marco D’Emilio di Ortofrutta Palestini, del Mercato di Pescara, e Nino Recchia, dell’omonima azienda, che opera al mercato ortofrutticolo di Fondi, è il prodotto greco a farla da padrone.
“La campagna del Kiwi è entrata nel vivo da circa un mese – afferma D’Emilio – e sinora è stata ad appannaggio dei frutti ellenici. In Italia, come ormai succede ogni stagione, c’è stata un’invasione di kiwi greci che, grazie alla qualità e, soprattutto, ai prezzi, stanno mettendo all’angolo il prodotto nazionale”.
“Le quotazioni per i kiwi greci si attestano tra 2,40-2,50 euro al chilogrammo per il calibro 20/23 e attorno i 2 euro al chilogrammo per il rinfusa. La qualità è ottima ma di certo non superiore al nostro kiwi. L’ago della bilancia è il prezzo: infatti, per acquistare un prodotto italiano dello stesso calibro e della medesima qualità si devono spendere almeno 20-30 centesimi in più al chilo. Così la partita diventa impari”.
Lo stesso scenario lo descrive, suo malgrado, Nino Recchia dal mercato laziale di Fondi.
“Il prodotto italiano, origine Calabria, Campania e Lazio non manca - precisa il grossista – ma non riesce a tenere testa alla concorrenza, poichè i prezzi sono in linea con l'anno scorso”.
I grossisti puntano su un cambio di strategia per il kiwi italiano: “Se la partita si gioca sul prezzo, dato che la qualità è molto simile, occorre adeguarsi; se no il rischio è di restare a guardare mentre il prodotto estero fa la parte del leone”.