Dal campo
«Kaki di Misilmeri, partenza discreta»
Il produttore Scirè (Canguretto): «Quotazioni buone, pezzature un po’ limitate»
E’ partita bene la campagna dei Kaki di Misilmeri, prodotto tipico dell’areale palermitano: i frutti sono di qualità, raggiungono buone quotazioni sul mercato e non manca la richiesta dei consumatori.
“Sarà una campagna discreta come quantitativi, in media ne distribuiamo 400 tonnellate all’anno” spiega a IFN Paolo Scirè, rappresentate legale dell’azienda Canguretto di Villabate (Palermo), specializzata nella produzione di questi frutti e degli agrumi.
E continua: “Le alte temperature, fino a 40 gradi centigradi, hanno lasciato qualche conseguenza sui frutti: le pezzature non sono molto sviluppate e per alcuni frutti abbiamo dovuto fare un po’ di scarto”.
Canguretto si fornisce anche da produttori esterni all’azienda e segue i frutti dalla raccolta alla lavorazione per arrivare alle fasi di confezionamento e commercializzazione.
I frutti stanno vivendo un buon momento anche sul mercato: “Li stiamo vendendo bene, la richiesta è alta e le quotazioni al momento sono più soddisfacenti degli anni passati; speriamo di continuare così. Con i prezzi che abbiamo adesso riusciamo a difenderci bene anche dai rincari delle materie prime e lavorazione: va però considerato che i kaki si lavorano a mano e non necessitano dell’utilizzo di macchinari come avviene per altri frutti come gli agrumi”.
La stagione dei kaki andrà avanti fino a dicembre, poi l’azienda si concentrerà sulla campagna agrumicola.
L’azienda commercializza i kaki alle catene della Gdo estere e sui principali mercati all’ingrosso italiani come Genova, Torino e Milano. I frutti sono commercializzati con il marchio ‘Canguretto’ e ‘La perla di Labuan’.