Dalla distribuzione
«Frutta secca, ancora in attesa dello sprint natalizio»
Marchetto (Agricola Lusia): «Noci al ribasso, meglio i datteri»
Tradizionalmente le vendite di frutta secca subiscono un’accelerata in vista delle festività natalizie. Ma quest’anno la stagione non è partita bene come gli altri anni e, nonostante non manchino i volumi, le vendite rimangono ancora scarse.
“La situazione è ancora fin troppo calma e la richiesta rimane bassa – spiega a IFN Mario Marchetto, venditore all’ingrosso dello stand Agricola Lusia del Mercato ortofrutticolo di Treviso – ci troviamo di fronte a consumatori molto riflessivi che faticano a fare acquisti a causa del contesto economico ed internazionale”.
E la situazione si riflette sui prodotti con quotazioni al ribasso. Come succede ad esempio per le noci: “Sia per il prodotto italiano che per quello estero stiamo notando un calo dei prezzi perché latita la richiesta. Per esempio sulle noci americane, le quotazioni si sono abbassate di 1euro al chilogrammo rispetto ad anno scorso – commenta Marchetto – e la situazione non è molto diversa per le noci francesi: questa estate le pezzature sono rimasta piccole e il prezzo si è abbassato di 0,50/0,70 euro al chilogrammo dalla partenza del mercato ai primi di ottobre, nonostante non manchino i volumi”.
Non va meglio per i fichi: “Quest’anno il prodotto greco disponibile è davvero poco e ha subito un aumento di 1,50 euro al chilogrammo ma anche la produzione italiana rimane limitata. La scarsa produttività greca può essere giustificata dalla serie di incendi estivi che hanno colpito il Paese danneggiando le coltivazioni mentre la produzione italiana ha subito uno stop a causa del clima troppo siccitoso”.
Tra i prodotti che sono rimasti più stabili, sia a livello di vendite che di quotazioni, ci sono i datteri: “Il prodotto che va per la maggiore sono i Medjoul israeliani – dice Marchetto - ma i prezzi rimangono comunque inferiori rispetto ad anno scorso. Oltre che per i datteri, i consumi sono in leggero aumento anche per i pinoli mentre rimangono stabili le mandorle”.
E aggiunge: “Per la frutta disidratata registriamo un minor consumo rispetto ad anno scorso ma, fortunatamente non si tratta di grandi cali”.
La situazione di mercato si riflette anche a livello di forniture, dato che è venuta a mancare una situazione di equilibrio: “Non riesco a capacitarmi delle richieste del mercato che solitamente mi fanno programmare le scorte e abbiamo iniziato ad acquistare il prodotto alla giornata” dice il venditore.
E conclude: “Dopo il ponte dell’Immacolata speriamo di poter registrare il classico sprint natalizio perché ancora mancano i presupposti”.