Una prima di successo per Lai BDS Sigillo Digitale a Marca

Tracciata integralmente la produzione dell’arancia navelina

Una prima di successo per Lai BDS Sigillo Digitale a Marca

Il sorriso e la determinazione. Sono due qualità che distinguono il quotidiano operativo di Antonio Genovese, presidente della Cooperativa Agricola I Campi del Sole, costituita nel 2016 che ha sede nella Piana di Sibari, in provincia di Cosenza. Tradizione familiare, la sua, nel settore della produzione di agrumi, pesche e albicocche. Genovese è la seconda generazione in campo nel settore e la prossima sarà quella dei figli. Il primo, Nicola, è impegnato negli studi d’Ingegneria dell’automazione e anche sotto questo punto di vista sta seguendo le orme del padre, a sua volta ingegnere.

Fare impresa oggi non è facile ma la passione per ciò che si fa rappresenta il volano del tutto: “Fin dal principio – sottolinea Antonio Genovese – abbiamo inteso distinguerci dagli altri puntando sulla qualità dei nostri prodotti. Abbiamo altresì creduto fin dall’avvio nella tracciatura del prodotto e nell’uso della tecnologia applicata ai processi di produzione. L’aspetto informatico è sempre stato in primo piano, dalla campagna alla fase di confezionamento. Il mercato è in continua evoluzione e l’attenzione del consumatore è aumentata. E’ necessario produrre senza mai dimenticarlo”.

Le stagionalità e la simbiosi con i cicli naturali
Le stagionalità sono in simbiosi con i cicli naturali: “Clementine e arance da ottobre a fine marzo; pesche e albicocche da maggio a fine settembre. Il nostro impegno è anche quello di aumentare questi periodi in funzione anche dei cambiamenti climatici che, nel bene e nel male, oggi influenzano il nostro lavoro”. Sono nove i soci della Cooperativa e quattro i conferitori. Un lavoro sinergico che ha permesso nell’arco di pochi anni di aumentare il fatturato che oggi supera i 4 milioni di euro. Molto importante anche il rapporto con i dipendenti, che sono stagionali e passano dai 50 ai 150 in campagna durante i periodi di raccolta. Trentacinque gli addetti in stabilimento, con quattro contratti a tempo indeterminato ai tecnici e agli amministrativi. La Cooperativa I Campi del Sole esporta in Germania ma lavora prevalentemente in Italia, anche nella Gdo. Non mancano ad Antonio Genovese e ai suoi soci la passione e la competenza per disegnare l’oggi e il domani: “Sono caratteristiche che cerchiamo di trasferire a tutti i nostri collaboratori – prosegue Genovese – molti dei quali sono con noi da tempo e condividono la nostra filosofia operativa. Vogliamo continuare a crescere guardando oltre. Bisogna produrre in funzione delle esigenze del mercato. E’ fondamentale, per fare questo, aggiornarsi continuamente, anche per quanto concerne la scelta varietale.

Gli investimenti negli ultimi anni
Negli ultimi anni abbiamo fatto importanti investimenti con le pesche finalizzandoli alla creazione di una linea di continuità di prodotto. Il mercato inizia a recepire il messaggio e darci ragione. Dobbiamo anche confrontarci con la concorrenza che in prevalenza è spagnola ma anche interna, in qualche circostanza con realtà che non rispettano la nostra linea d’impegno”.

Intanto sulle terre della Cooperativa Campi del Sole i prodotti, cresciuti quasi come figli, sentono calore e passione e dispiegano il proprio sapore unico a chi, e sono sempre di più, lo sa apprezzare. Antonio Genovese e i suoi soci hanno sposato il Progetto Lai – BDS Sigillo Digitale e tracciato integralmente la produzione dell’arancia navelina, presentata in anteprima, nello stand della start up torinese a Marca Fresh 2025. Ciò a conferma della sensibilità sul tema sempre più caro alla Gdo e al consumatore finale.

Una prima di successo
La prima uscita ufficiale di Lai s.r.l. BDS Sigillo Digitale è stata un successo. Molto infatti l’interesse destato dal progetto negli addetti ai lavori, su tutti i produttori e i buyer della Gdo: “Una bella “prima” – ha dichiarato la dirigenza della start up – che ha confermato quanto il mercato della produzione abbia bisogno di questo tipo di certezze. Sono molti i contatti che abbiamo instaurato nella due giorni di fiera. I prossimi step sono quelli della cura degli stessi, con proposte mirate e misurate in ragione delle diverse esigenze delle aziende e degli imprenditori incontrati. Ottima l’organizzazione dell’evento che è cresciuto ancora rispetto alle scorse edizioni, con presenze importanti in tutti i padiglioni interessanti. Un vero spaccato del mondo ortofrutticolo. Un ringraziamento particolare ai nostri partner tecnici, la FM2, spin off dell’Università La Bicocca di Milano e Foodchain che si sono messi a disposizione degli interlocutori spiegando nel dettaglio cosa significhi tracciare il prodotto partendo dall’analisi del DNA e passando all’introduzione dei dati relativi alle diverse fasi della produzione, in maniera immutabile, in BlockChain. Così alla società gd – on di Torino (consulenza – comunicazione – promozione), con il suo manager Pietro Saitta in testa, che ha studiato l’intero layout dello stand e la presentazione del prodotto arancia con il quale abbiamo lanciato il progetto. Come? Mettendola all’interno di un sacchetto di carta riciclabile con una sorta di segnalibro e qr code dinamico per poter vedere tutto dell’arancia stessa, dalla sua origine alla sua intera vita, entrando nell’azienda che la produce in maniera soft ma esaustiva. Un modo di informare che crediamo possa e debba fare in ogni settore, la differenza”. (gc)

Fonte: Ufficio Stampa Lai s.r.l