Dal campo
Radicchio veneto, le quotazioni migliorano la “forma”
Il produttore Tolomei: «Volumi bassi, speriamo nell'entusiasmo delle festività»
![Radicchio veneto, le quotazioni migliorano la “forma”](/upload/FOTO IFN/radicchio-tolomei-1200x600-az.jpg)
Una stagione in affanno per il radicchio veneto, come racconta a IFN il produttore Riccardo Tolomei, dell’omonima azienda di Chioggia. “Abbiamo iniziato la raccolta a fine settembre e la stagione sin da subito è stata difficoltosa. Il caldo anomalo di settembre e ottobre ha ridotto i quantitativi e ha alterato la forma del radicchio. Infatti, la tipica forma deve essere perfettamente tondeggiante invece le temperature hanno dato una forma più oblunga al radicchio”.
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Volumi in calo
“Le produzioni rispetto ad una stagione standard sono in netto calo – evidenzia Tolomei – quest’anno ad ettaro le rese si aggirano attorno i 200 quintali, solitamente abbiamo superato anche i 250 quintali. Le condizioni climatiche avverse non hanno favorito i raccolti”.
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Quotazioni
“Le quotazioni possono reindirizzare una campagna iniziata male. Infatti, i prezzi si aggirano sui 40 centesimi al chilo, più del triplo rispetto le quotazioni registrate nel 2022, quando sono precipitate anche a 10 centesimi”.
“La qualità del prodotto non è perfetta, sono stati registrati problemi. Adesso, stiamo iniziando anche la raccolta dei cappucci viola, che sembrano attraversare un periodo migliore rispetto i radicchi. Per il radicchio chioggiotto speriamo che l’entusiasmo delle festività risollevi il morale”.
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