Mele, da Vog la ricetta anticrisi

Le strategie in atto tra innovazione varietale e branding

Mele, da Vog la ricetta anticrisi

La stagione melicola non ha riservato finora particolari soddisfazioni ma adesso la situazione sembra volgere al meglio. Se inizialmente si registrava un eccesso di offerta e una forte pressione sui prezzi, ora il mercato sta lentamente tornando alla normalità. Ma come in ogni situazione di crisi, è stato necessario adottare strategie di recovery. Ne abbiamo parlato con Hannes Tauber, responsabile marketing per il consorzio Vog (in foto sopra), che ne ha individuate tre: innovazione varietale, focus sul branding e sviluppo del segmento biologico

“A inizio stagione – spiega Tauber a IFN - c’era tanta pressione sul mercato e il prodotto doveva essere venduto in un arco temporale molto ristretto. Una problematica che ha investito non tanto le nostre zone di produzione ma prevalentemente quelle che hanno avuto impattati negativi dal caldo estivo e dalla siccità. A peggiorare su questi trend di decumulo anche la scelta di molti produttori di non utilizzare le celle frigorifere per la conservazione, considerati gli alti costi energetici”.
E continua: “Fortunatamente nel nostro areale abbiamo registrato un calo di produzione notevole solo per le Gala che hanno avuto una finestra di vendite ridotte rispetto ad altre annate. In ogni caso abbiamo tenuto il passo del mercato, riuscendo a vendere in maniera continua e smaltendo tutto il prodotto raccolto”.

Lo staff di Vog a Fruit Logistica 2023

Il vero salvagente per il consorzio è stato l’impegno per l’innovazione varietale che ha permesso di segmentare l’offerta ed allungare lo stoccaggio. Il progetto si inserisce in un panorama a lungo termine: “Il segreto è guardare sempre al mercato dei prossimi 12 mesi e non solo a quello stagionale – commenta Tauber – è l’unico modo che ci permette di offrire una mela giusta al momento giusto”.
L’innovazione varietale permette anche di accontentare le richieste del mercato: “Ogni giorno ci vengono richiesti stimoli nuovi per aumentare i ritmi di vendita e, in questo senso, puntare sulla segmentazione varietale ci permette un notevole sviluppo. Per questo abbiamo investito in campagne di marketing per valorizzare ogni singola varietà e le mele club che abbiamo nella nostra offerta, attività che continueremo a fare anche con i nuovi frutti”.

Ad aiutare nel processo di affermazione delle nuove varietà c’è sicuramente il ruolo dei brand. “Al di là delle caratteristiche del prodotto che portano novità sul mercato a livello gustativo – commenta Tauber – è fondamentale targetizzare i nuovi consumatori. E in quest’ottica, i brand individuali hanno posizionamenti più precisi per comunicare direttamente al consumatore. Per esempio in Vog ci focalizziamo sempre sui momenti di consumo in cui i frutti vengono condivisi: ad esempio Giga è la mela di grandi dimensioni da condividere in famiglia o in compagnia, Red Pop si posiziona come mela snack perché più piccola, Cosmic Crisp ha un gusto celestiale che la rende perfetta come dessert.”

Venendo alla distribuzione internazionale, Tauber commenta il mercato europeo come “in flessione sia per offerta prodotto che per i costi”. E aggiunge: “ Con la recessione abbiamo registrato una richiesta molto positiva dai mercati esteri (come mondo arabo, sud America ed Asia), sia per nostre mele tradizionali che per le nuove varietà. Ancora una volta è stata fondamentale la comunicazione progettata per ogni singola varietà che incuriosisce e fidelizza il consumatore”.

La partecipazione di Vog a Biofach 2023

Il consorzio continua la sua valorizzazione passando anche dallo sviluppo del comparto bio.
“Biofach è stato un momento importante per incontrare i nostri clienti e pianificare con loro la prossima stagione – commenta Tauber – avendo la possibilità di fornire mele bio per 12 mesi all’anno”.
E aggiunge: “Quest’anno abbiamo registrato volumi importanti anche sulle nuove varietà di mele bio e vogliamo attivarci ancora più intensamente sui nuovi mercati. Un impegno che portiamo avanti con la creazione di contenuti e campagne di comunicazione per le varietà bio ma anche puntando su soluzioni di packaging sostenibili in cartone”.
La volontà di crescita del consorzio non si ferma: “Se il biologico ha conosciuto un boom durante l’epidemia Covid, ora i consumi sono un po’ rallentati ma il mercato è sicuramente destinato a crescere. Le nostre superfici coltivate a bio per esempio, sono cresciute e hanno raggiunto il 10% del totale. E siamo pronti a valorizzare questo segmento anche nelle prossime fiere come Macfrut e Fruit Attraction”.