La frutta secca è indispensabile e si candida come bene di prima necessità

Addeo (Brand Manager Ventura): «Il comparto ha raggiunto vendite per circa 877 milioni di euro»

La frutta secca è indispensabile e si candida come bene di prima necessità

A grandi falcate ci avviciniamo alle festività natalizie e ovviamente la frutta secca si appresta a farla da padrone nei reparti ortofrutta. Anche se, analizzando l’andamento dei consumi con Madi Ventura, viene da dire che la frutta secca sta diventando un punto di riferimento irrinunciabile per i consumatori dodici mesi l’anno. 
come ci illustra Angelica Addeo, Brand Manager Ventura, le vendite sono in costante crescita e la frutta secca può definirsi bene di prima necessità.

Angelica - Dunque, per la frutta secca stiamo passando da ricorrenze a prodotti di prima necessità?
Addeo - In Italia, il mercato della frutta secca continua a mostrare un trend di forte crescita, sostenuto da una domanda vivace e da un interesse sempre più ampio e consapevole per un alimento apprezzato non solo per la sua versatilità, ma anche per le sue proprietà nutrizionali. La frutta secca è diventata ormai una componente fondamentale delle abitudini alimentari di molti italiani, consolidando il suo ruolo all'interno di un'alimentazione sana ed equilibrata: c’è da chiedersi se non stia sorvolando l’orizzonte che porta ad essere riconosciuta come alimento di prima necessità. Secondo i dati Circana, aggiornati a ottobre 2024, il comparto ha raggiunto vendite per circa 877 milioni di euro nei canali di ipermercati, supermercati e negozi di libero servizio piccolo, con un totale di oltre 68.000 tonnellate vendute. Questi numeri testimoniano una crescita costante sia in termini di valore che di volume rispetto all’anno precedente.

Angelica - Quali sono i segmenti più dinamici del mercato?
Addeo - Tra i segmenti principali, la frutta secca senza guscio si distingue per rappresentare il 36,1% del valore e il 26,3% del volume dell’intera categoria. All'interno di questo segmento, mandorle e noci sgusciate si confermano protagoniste, con una crescita sostenuta, in particolare delle noci, che registrano un aumento del 24,6% a volume e del 19,7% a valore. Gli anacardi sgusciati, invece, si posizionano tra i prodotti in maggiore ascesa, con una crescita superiore al 20% (+27,1% a volume e +23,3% a valore), evidenziando un apprezzamento crescente da parte dei consumatori italiani.
Altri segmenti performanti includono i semi tostati, che hanno registrato un aumento del 7,8% a volume e dell’11,2% a valore, trainata da pistacchi, anacardi e mandorle tostate e i mix di frutta secca, che si confermano tra i protagonisti del mercato, registrando un aumento del 15% a valore e del 17% a volume. 
Da notare anche la continua ascesa delle barrette a base di frutta secca, che rispondono alla richiesta di prodotti pratici, semplici e salutari per un consumo fuori casa e che continuano a registrare incrementi significativi (+17% a valore e +19,5% a volume sull’anno precedente).

Angelica - Come sono andati i consumi nell’ultimo mese e come si prevednono per le festività natalizie?
Addeo - Il trend positivo della frutta secca si è ulteriormente consolidato negli ultimi mesi. Nel mese di ottobre, le vendite sono aumentate del 14% sia a valore che a volume, con un incremento del 12% nel trimestre. Le festività natalizie, tradizionalmente collegate a un picco nei consumi di frutta secca, incidono particolarmente su categorie come la frutta secca con guscio, la frutta essiccata, i datteri e i fichi. Questi ultimi, simbolo delle festività, hanno visto una crescita significativa delle vendite: +13,5% a volume e +14,7% a valore solo nell'ultimo mese, segno di una sempre maggiore domanda per questi prodotti durante la stagione autunno/invernale.

Angelica - Che innovazioni e prospettive per i prossimi mesi?
Addeo - La frutta secca conferma la sua propensione espansiva, con prospettive di crescita di lungo periodo, sostenute da un nutrito interesse per la categoria sia da parte degli operatori del settore ortofrutticolo che da parte degli users e dei responsabili d’acquisto. Il periodo di alta stagionalità, compatibilmente con la disponibilità di approvvigionamento dei raccolti e la relativa tempistica distributiva, potrà sostenere ulteriormente la domanda, rendendo questo periodo particolarmente significativo per monitorare l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e anticipare le tendenze future di un mercato in continua trasformazione.

(Fone dei dati CIRCANA)