Il fotovoltaico aiuta la biodiversità: gli impollinatori triplicano

Grazie all'habitat ideale, le api autoctone crescono venti volte

Il fotovoltaico aiuta la biodiversità: gli impollinatori triplicano

Tra i rischi potenziali più temuti per l'agricoltura del futuro c’è sicuramente una riduzione della biodiversità, in particololare degli insetti impollinatori, a causa dei cambiamenti climatici e della perdita di habitat. Ma questi insetti possono godere di un inaspettato legame virtuoso: quello con il fotovoltaico. Le popolazioni possono moltiplicarsi, le api addirittura di 20 volte, sfruttato l’habitat creato degli impianti agrivoltaici.
Incredibile ma vero, dato che regna lo scetticismo sull’impatto dell’agrivoltaico sugli habitat agricoli, con ventilate ripercussioni negative sulla fauna entomologica.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Argonne national laboratory e del National renewable energy laboratory del Dipartimento dell’Energia (Doe) degli Stati Uniti ne dimostra gli effetti benefici. La ricerca ha preso avvio nel 2018 e sono stati monitorati - come si legge su greenreport.it - due siti fotovoltaici del Minnesota installati su terreni agricoli ormai inutilizzati,e gestiti da Enel green power North America.
I ricercatori hanno condotto 358 indagini sulla vegetazione in fiore e sulle comunità di insetti, registrando un aumento nell’abbondanza e nella diversità di piante e insetti ad ogni visita.

Alla fine degli studi, tutti i parametri relativi all’habitat e alla biodiversità sono migliorati. È stato documentato un aumento della diversità delle specie vegetali autoctone e dell’abbondanza di fiori. Il dato più sorprendente emerge dagli insetti impollinatori: c’è stato un incremento notevole per quanto riguarda api mellifere, api autoctone, vespe, calabroni e sirfidi.

In totale, le popolazioni sono triplicate e il numero delle api autoctone è aumentato di 20 volte.
«Questa ricerca – spiega Lee Walston, co-autore dello studio ed ecologo paesaggista – evidenzia le risposte relativamente rapide delle comunità di insetti al ripristino degli habitat nei siti di energia solare. Dimostra che, se adeguatamente posizionata, l’energia solare rispettosa dell’habitat può essere un modo fattibile per salvaguardare le popolazioni di insetti e può migliorare i servizi di impollinazione nei campi agricoli adiacenti».

«Poiché circa l’80% del futuro sviluppo solare a terra potrebbe avvenire su terreni agricoli – spiegano i ricercatori – la corretta ubicazione dell’energia solare rispettosa dell’habitat su terreni agricoli marginali non solo può preservare i terreni agricoli principali, ma potrebbe rendere i terreni più produttivi, attraverso i servizi di impollinazione che scaturiscono dalla sinergia tra agrivoltaico e insetti».