Fragole, prezzi congelati dalla neve

Nei mercati all’ingrosso vendite sotto i 3 euro al chilo

Fragole, prezzi congelati dalla neve

"La campagna delle fragole è partita sottotono e prosegue a rilento tra problematiche varie. Anche per le festività natalizie non c’è stato quel picco di prezzo che si registra fisiologicamente. Adesso siamo in balia delle nevicate, che sono arrivate al nord, e di una sovrapproduzione che complica ancor di più il mercato”. Questo il quadro descritto a IFN dal produttore Leonardo Bertolino (Azienda agricola Tommaso Bertolino ed azienda LeFruit) che coltiva otto ettari di fragoleti nella zona di Marsala, in Sicilia.
“Viviamo una stagione strana, caratterizzata da poche soddisfazioni - sottolinea il produttore siciliano -. Solo nel mese di gennaio si è verificato un flebile segnale di risveglio ma nulla di significativo. Stiamo raccogliendo tanto prodotto in tutti gli areali nazionali, molta offerta per il periodo e poca voglia di fragole. Il prodotto subisce le nevicate del nord e il clima mite del sud che modificano sostanzialmente il rapporto tra domanda e offerta”. Ma sentendo il produttore si sono verificati problemi anche a livello agronomico. “A dicembre abbiamo registrato problemi con la Botrite che ha rovinato le fragole, addirittura qualche distributore non ha scaricato per qualche giorno il prodotto”.

Entriamo nel dettaglio delle quotazioni. “I prezzi nei mercati all’ingrosso – precisa Bertolino – oscillano da 4,50-5 euro per un collo di 8 vaschette per un peso complessivo di 2 kg. Rispetto l’anno scorso stiamo vendendo a 2 – 2,50 euro in meno. Ma dobbiamo sottolineare che i costi di produzione sono aumentati di parecchio. Momentaneamente è difficile prevedere un cambio di rotta”.
A testimoniare la situazione delicata che stanno vivendo le fragole in questo periodo è anche il grossista Riccardo Lucci, dello stand La Frutteria, che opera all’interno del Car di Roma. “Difficile capire cosa stia succedendo. Di certo c’è solo una elevata produzione agevolata dalle temperature alte che dalla scorsa settimana hanno colpito il sud, e che stiamo vendendo il prodotto di alta qualità a 2,50 euro al kg”. Tutto è iniziato mercoledì, quando le fragole hanno subito un calo repentino. “Dieci giorni fa – prosegue l’operatore – abbiamo toccato i 4,50 euro al kg, ora invece le vendiamo quasi a metà prezzo. Solitamente questo tipo di quotazioni si vedeva fra tre mesi. Si producono le fragole a febbraio proprio per cercare di ricavarci qualcosa in più rispetto ad aprile e maggio, mentre adesso è esattamente il contrario”.

Secondo Lucci, c’è stata una corsa nel voler trapiantare varietà precoci come Melissa, Marimbella e RedSara. “Si è puntato troppo sul precoce e le temperature più basse del previsto hanno agevolato la produzione portando i frutti a maturare tutti nello stesso momento cogliendo il mercato alla sprovvista. Ma la situazione – sottolinea l’operatore – poteva essere gestita diversamente. Le fragole potevano essere assorbite dal mercato se si fosse saputo per tempo. Ora le strade sono due, coinvolgere di più la Gdo o esportarle”.
Temperature meno miti possono riportare la situazione ad un livello di guardia ma non nell’immediato. “Parlando con i miei fornitori di Policoro sono a conoscenza che è ricominciato a fare freddo oggi (ieri per chi legge, ndr) ma questo non rallenterà la produzione dei prossimi giorni”.
 

Ha collaborato Lucia Caselli