Fave e piselli, le piogge intense hanno bloccato la semina

Ortofrutta La Rinascita: «Poco prodotto a campo aperto e consumi altalenanti»

Fave e piselli, le piogge intense hanno bloccato la semina

“ Per fave e piselli si sta commercializzando solo il prodotto sotto serra; purtroppo, i volumi dei baccelli a campo aperto sono ancora limitati. L’andamento climatico altalenante ha compromesso i volumi”, racconta Quisilio Miraglia, responsabile dell’azienda l’Ortofrutta La Rinascita, con sede a Mondragone, in provincia di Caserta. Come calendario produttivo siamo in linea sia con le fave che con i piselli ma i volumi sono crollati almeno del 50% rispetto gli anni passati”.

Il caldo autunnale prolungato ha stimolato le produzioni ma le temperature rigide e le piogge tra gennaio e febbraio hanno lasciato degli strascichi. “Le piogge intense non hanno permesso di effettuare la semina a pieno campo e così si sono ridotti i volumi. Si parla di quantitativi modesti, non c’è tantissima continuità e ancora la domanda non decolla".

“Ma ogni anno fa storia a sé” - spiega Miraglia – "qualche stagione fa abbiamo fatto i conti con la neve e quest’anno con le intense piogge. Adesso dobbiamo sperare che non ci sia un brusco calo termico che rischierebbe di bruciare le piante”. “La qualità del prodotto è eccelsa ma la domanda è timida anche per il mercato estero. Rispetto all’anno scorso che quotavamo il prodotto 3,50 €/kg, adesso il prezzo di vendita si attesta su 3 €/kg”.

Ma tra qualche settimana si attendono cambiamenti sul fronte dell’offerta. “A fine mese finiremo con il prodotto in serra e debutteremo con la produzione in campo aperto. Attualmente le fave arrivano da Policoro e il solo 10% dalla Campania mentre i piselli sono, esclusivamente, di produzione campana”.
“In generale è un momento poco sereno per l’agricoltura ma, tra i problemi più grandi nel medio periodo temo più l’assenza di ricambio generazionale che i problemi produttivi”, conclude Miraglia.