«Cambiamo passo con aggregazione e programmazione»

Salvatore Lotta (Agricola Campidanese) interviene sulla gestione aziendale

«Cambiamo passo con aggregazione e programmazione»

I produttori italiani devono cambiare passo e hanno bisogno di maggiore aggregazione e di programmare meglio le proprie campagne produttive e commerciali. È questo il pensiero di Salvatore Lotta, direttore commerciale di Agricola Campidanese (nella foto di apertura) sulle modalità di gestione delle attività in campo e delle imprese che le realizzano. Un pensiero che nasce dalla difficile campagna di meloni e angurie che sta andando in scena in questi mesi. 

“La stagione non è partita bene per via del clima – spiega Lotta a IFN - perché c’è stato un caldo inspiegabile ad aprile, con l’anticipo di alcune produzioni, poi si è manifestato il brutto tempo tra fine maggio e giugno, sia in Italia che in Nord Europa, con alcuni danni sulle coltivazioni”.

E continua: “Allo stesso tempo dobbiamo fare i conti con la crisi dei consumi, determinata dall’andamento climatico ma anche dalla situazione economico-finanziaria delle famiglie. Se piove, infatti, non viene di certo voglia di consumare angurie e meloni. Più complicato è il discorso economico-finanziario delle famiglie: c’è stato si un calo dell’inflazione ma solo su determinati articoli e, per quanto riguarda l’ortofrutta, è ancora troppo ampia la forbice dei valori tra produzione e commercializzazione, con prezzi alti per il consumatore finale. Per questo, ritengo che siano necessarie sia una maggiore programmazione e aggregazione: l’Italia purtroppo si basa ancora su risultati storici, quando invece dovrebbe vivere di programmazione per poter affrontare presente e futuro”.

I risultati, sostiene Lotta, sono sotto gli occhi di tutti, come alcuni campi in cui non si raccoglie prodotto a causa dei magazzini pieni: una situazione che poteva evitarsi con la programmazione.

La stagione estiva, sempre più altalenante tra temperature calde e maltempo, non aiuta di certo in campagna: “Anni fa in questo periodo avevamo temperature molto più alte e per questa settimana sono in programma nuove piogge, speriamo che le previsioni possano cambiare”.  
“C’è una situazione generale di tensione – aggiunge – per quanto riguarda le angurie tradizionali, c’è disponibilità di prodotto ma sono poche le vendite e i prezzi vanno a discapito della convenienza. Per le mini angurie la situazione è un po’ diversa, tant’è che in certe regioni il prodotto non si sta raccogliendo a causa dei danni subiti per il maltempo”.
E conclude: “Per i meloni, invece, i quantitativi sono molto inferiori rispetto all’anno scorso e i prezzi più bassi degli ultimi anni”. (am)


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