Aglio, il maggio piovoso minaccia il raccolto

Delfanti: «Per il precoce scarti fino al 50%»

Aglio, il maggio piovoso minaccia il raccolto

Quest’anno l’aglio novello parte in salita nel piacentino. Le abbondanti piogge, infatti, hanno ritardato la raccolta e causeranno una percentuale maggiore di scarto. Francesco Delfanti, direttore commerciale dell’omonima azienda di Monticelli d’Ongina, specializzata nella produzione di aglio, cipolle e scalogno, fa il punto sulla raccolta della tipologia precoce. 
“La raccolta sarebbe dovuta cominciare attorno al 16-17 maggio, ma le piogge non hanno dato tregua. Le condizioni ideali prevedono infatti che prima della raccolta non piova per almeno una decina di giorni perché a un certo punto della maturazione l’aglio non necessita più di acqua. Quest’anno invece la pioggia è continuata fino al 23 maggio”. 

Lo scenario non è quindi rassicurante per i produttori che già avevano ridotto le superfici investite a causa dell’incertezza sulla produzione tra condizioni meteorologiche non favorevoli, costi di produzione crescenti e trend delle vendite non chiari. “Non solo le rese per ettaro saranno inferiori perché ci sarà più prodotto non idoneo alla vendita – prosegue Delfanti - ma anche la raccolta ha subito dei ritardi, perché sta iniziando in questi giorni. Questo significa che l’aglio novello entrerà in commercio non prima del 15-20 giugno. Se solitamente il prodotto da scartare si attesta tra il 10 e il 20%, ora temiamo che la percentuale possa salire raggiungendo il 30-50%. Una condizione che non si verificava da almeno 5 anni”. 

Più avanti sarà invece la volta dell’aglio rosso, che si raccoglie attorno al 15 di giugno, e dell’aglio piacentino tra fine giugno e inizio luglio. “Per queste due colture speriamo che l’elevata umidità non comporti problemi fitosanitari perché sono fortemente a rischio di malattia”.