Dal campo
Selenella, stagione impegnativa che ha fatto risaltare la forza del Consorzio
Il presidente Massimo Cristiani: «Le avversità climatiche non hanno fermato la programmazione»
Stagioni complesse quelle che sta attraversando la pataticoltura ma i numeri di Selenella - Consorzio Patata Italiana di Qualità - parlano di crescita, sostenibilità e un futuro sempre più tecnologico per le patate.
Descrive a IFN gli ultimi mesi della stagione il presidente del Consorzio, Massimo Cristiani. “Abbiamo attraversato una stagione che ci ha messo a dura prova, soprattutto negli areali dell’Emilia-Romagna, dopo l’alluvione di maggio, la stagione ha preso una piega inaspettata. Infatti, dopo una fase di siccità durante le semine, parte dei campi sono stati sommersi compromettendo parte degli appezzamenti
Le perdite in numeri
“Inevitabile che si siano persi ettari, circa 20-30 in Emilia-Romagna e le produzioni si siano ridotte del 20-25 %. Per questo motivo il consorzio ha aumentato gli ettari già previsti per l’areale dell’Abruzzo andando così a sopperire le produzioni perse.
Gestione domanda offerta
“Ovviamente, con meno prodotto si è creato uno squilibrio tra domanda e offerta. Infatti, la domanda costante di prodotto ha mandato in sofferenza l’offerta. Nonostante le difficolta abbiamo fatto un ottimo lavoro cercando di accontentare i consumatori con la qualità e mantenendo i prezzi in equilibrio. Soprattutto a livello qualitativo siamo molto soddisfatti, i tuberi hanno espresso al meglio le caratteristiche organolettiche. Ma anche per i prodotti “satellite”, come carote e cipolle, il mercato è stato molto attivo con ottime remunerazioni per i soci. Questo ci fa capire quanto il consumatore riconosca il valore di selenella”, precisa Cristiani.
Raccolta al termine e nuove semine
“Nel Fucino sono avvenute le ultime raccolte ad ottobre ma la commercializzazione è ancora nel vivo.
Intanto sono partite le semine per le novelle in Sicilia, dove le superfici programmate per la campagna 2024 sono in crescita rispetto alla precedente annata.
Nuove strategie di controllo
“Stiamo sviluppando nuove tecniche di controllo degli Elateridi, con prodotti/agenti di biocontrollo, utilizzando anche tecniche agronomiche, quali i sovesci e lavorazioni del terreno. Sono in corso studi per ottimizzare la concimazione e la gestione delle risorse idriche. Il nostro obiettivo è garantire una costante crescita al comparto”, conclude il presidente.