Dal campo
Arance, buona partenza per la campagna firmata Il Girasole
Il punto della situazione con il direttore commerciale Scavo
È iniziata nei primi giorni di novembre la campagna agrumicola 2024/25 della cooperativa Il Girasole di Paternò (Catania) con le arance Naveline che accompagneranno il mercato fino alla fine dell’anno. Invece bisognerà attendere la prima decade di dicembre per i primi stacchi di Tarocco Nucellare, anche se si entrerà nel vivo della campagna solo all’inizio del 2025.
Giovanni Scavo, responsabile commerciale della cooperativa, ha condiviso con IFN le prime impressioni produttive e commerciali.
“Abbiamo registrato una buona partenza quest'anno, soprattutto nelle prime due settimane di novembre, anche se le rimanenze di Valencia sudafricano ancora disponibili sul mercato, non hanno consentito un aumento delle quotazioni. Durante la seconda metà di novembre abbiamo notato un calo degli ordini, probabilmente dovuto alla concorrenza estera, Spagna e Grecia in primis, o alla concorrenza interna, tra tutti da Calabria e Basilicata, dato che con le arance bionde è più difficile distinguersi sul mercato dal momento che il prodotto appare molto simile, a prescindere dalla provenienza”, evidenzia Scavo. “Al contrario, è con l'arancia rossa, strettamente associata alla Sicilia, che riusciamo a differenziarci, poiché il prodotto nel nostro territorio trova le caratteristiche pedoclimatiche necessarie a renderla unico e riconoscibile a livello globale, tanto da fregiarsi dell'IGP”.
“A mio avviso, la lunga estate, segnata dall’assenza di piogge e dal conseguente calo delle falde acquifere, nono produrrà effetti evidenti sulle quantità, ma ci sarà una sproporzione tra pezzatura medio-piccola, che andrà per la maggiore, e pezzatura grande, che scarseggerà. Malgrado la siccità, spero che gli sforzi fatti, da un lato, a livello economico, per garantire adeguata e costante irrigazione nelle nostre aziende e, dall’altro, nell’ottimizzarle sul piano tecnico, preferendo le ore notturne e adeguando gli impianti per ottenere il massimo dell’efficienza ed evitare ogni possibile spreco o dispersione, possano essere ripagati da un buon risultato sia per quantità che per pezzatura; in ogni caso, a prescindere dal calibro, la qualità organolettica non è in discussione e sarà sempre elevata. Infatti, credo che non deluderemo le aspettative dei nostri clienti e dei consumatori finali con i nostri frutti, commercializzati con i marchi storici dell'azienda, Donna Rosa e Felicia”.
In conclusione Scavo evidenzia che: “I volumi commercializzati e le quotazioni al momento sono in linea con quelli registrati gli scorsi anni ma ci auguriamo di sivluppare nuovi rapporti commerciali”. (gc)