Economia
Spagna, prezzi record per le angurie nei discount
Nei campi produttività 'tagliata' dagli eventi atmosferici avversi
La campagna spagnola di angurie e meloni è rimasta pesantemente segnata dagli eventi atmosferici di questi ultimi mesi: prima la siccità poi le tempeste. E le conseguenze sono visibili direttamente ai banchi di vendita, dove si trovano solo frutti con prezzi decisamente oltre la media. Ci illustra questa situazione il nostro corrispondente Paco Borras.
Cambio climatico o meno, è evidente che questa primavera e quella dello scorso anno sono state molto diverse rispetto a come siamo abituati. Su tutta la costa mediterranea da metà marzo si sono registrate copiose precipitazioni, in molti casi anche grandinate violente: eventi atmosferici che hanno influito sui frutti in campo nel loro periodo di sviluppo più delicato, quello dell’allegagione.
Nel frattempo, a inizio maggio, sulla costa mediterranea si è abbattuta la tempesta DANA (Depresión Aislada de Niveles Altos ovvero un fenomeno climatico con piogge intense ed effetti disastrosi), che in un giorno ha portato gli stessi quantitativi di pioggia che generalmente si registrano in un anno: questi fenomeni si sono verificati principalmente a Murcia e al sud di Alicante. A seguire, nella stessa zona, in quindici giorni - verso fine giugno - si sono verificati episodi simili alle inondazioni emiliano romagnole.
Le conseguenze di questi eventi climatici sono apparse da circa dieci giorni e si stanno ripercuotendo direttamente sui banchi di vendita dei prodotti. Se in questo periodo – in cui le temperature sono già prettamente quelle estive – la domanda di angurie e meloni è alta, l’offerta non sembra essere all’altezza.
Come risultato degli eventi climatici avversi, le produzioni di quest’anno non stanno raggiungendo i volumi sperati: da un lato ci sono produttori che fanno i conti con campi inutilizzabili per le intemperie e, dall’altro, con quantitativi minori considerati i problemi avuti in fase di allegagione.
La tendenza in atto è dunque quella di una domanda che supera l’offerta ma, nonostante tutto, i consumatori continuano ad acquistare ai prezzi proposti come se fossero ormai rassegnati. E ora che siamo appena ad inizio luglio, ci troviamo sui banchi meloni e angurie con prezzi mai visti prima.
Per esempio i prezzi in Spagna di questa settimana in un discount (vedi foto sopra) erano pari a 1,39 euro al chilogrammo per l’anguria nera senza semi, 1,29 euro al chilogrammo per il melone Piel de Sapo e 1,19 euro al chilogrammo per l’anguria striata senza semi (quotazioni insolitamente alte per il mercato spagnolo, dove i frutti non superano quasi mai l’euro al chilogrammo, ndr). E sembra che la prossima settimana potranno continuare ad aumentare. Si tratta ovviamente di una situazione eccezionale, che seguiremo da vicino durante le prossime settimane.
Una situazione, quella spagnola, che sembra ricalcare gli stessi problemi dei produttori italiani nell’attuale campagna. In seguito alle ondate di maltempo, i quantitativi dei frutti ad oggi disponibili sono infatti limitati e l’offerta non riesce a coprire la domanda, generando così prezzi record. Considerato inoltre che Spagna e Italia sono competitor diretti su questi prodotti, la scarsità dei volumi disponibili ha portato ad una instabilità europea generale, accompagnata da una tendenza inflazionistica, che non sembra per il momento avere ripercussioni sui consumi.