Economia
Cile: l’export di mirtilli riprende quota
+7% nei volumi spediti nella week 2 rispetto all’anno scorso
La campagna di esportazione dei mirtilli cileni parte a gonfie vele nell’anno nuovo e, in particolare, nella week 2, con un picco di 11.767 tonnellate esportate, che segnano un +7% a volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, i quantitativi spediti rimangono inferiori del 18% rispetto a due anni fa. Questo è quanto emerge dall'ultimo rapporto del Chilean Blueberry Committee, che evidenzia il progredire dell’export cileno, con un totale di 55.946 tonnellate di mirtilli spedite nella stagione 2024/2025 (novembre-febbraio).
Nel dettaglio, le spedizioni di mirtilli biologici hanno raggiunto 1.855 tonnellate nella seconda settimana e 6.759 tonnellate complessive per la stagione in corso, rappresentando il 12% delle spedizioni totali. Tra le varietà più esportate spiccano Legacy, Duke e Blue Ribbon, che costituiscono rispettivamente il 45%, il 14% e il 12% delle spedizioni. L’Europa continentale si conferma la principale destinazione, assorbendo il 41% delle esportazioni, seguita dagli Stati Uniti con il 35%. La Corea del Sud e il Regno Unito si posizionano rispettivamente al terzo e quarto posto con l’8% e il 7%. “Sull'attuale campagna di produzione cilena si riscontra un’abbondanza di frutti di buona qualità, dimensione e consistenza - ha affermato Julia Pinto, responsabile tecnico del Chilean Blueberry Committee - tuttavia, le recenti ondate di calore che hanno colpito le varie aree produttive, come Ñuble, Maule e BioBío, hanno causato impatti sulle varietà più sensibili alle alte temperature”.
Questi aspetti sono stati discussi durante i due recenti Field Day organizzati dal comitato, momenti in cui coltivatori ed esportatori hanno potuto valutare le performance delle nuove varietà. Il primo evento si è svolto presso la Alaska Farm di Agrícola Sauerburger a Los Angeles, mentre il secondo ha avuto luogo ad Agrícola Agrotrigo a La Unión. Durante questi incontri, sono state presentate varietà come Loreto Blue, Luna Blue, Arabella Blue, Megasblue e Titanium. Pinto ha sottolineato come queste varietà richiedano generalmente un clima freddo e si distinguano per l’elevata consistenza e il buon calibro. Tuttavia, si riscontrano alcune differenze tra di esse: Arabella Blue, per esempio, ha una forma più tondeggiante rispetto a Loreto Blue e alcune varietà risentono maggiormente delle alte temperature, con impatti sulla compattezza. Inoltre, sono stati analizzati parametri come il grado Brix, l’acidità e altri aspetti. Pinto ha concluso sottolineando che, nel complesso, le nuove varietà hanno mostrato buone performance e continueranno a essere valutate. Infine, è stato anticipato che sono in corso prove su varietà sviluppate dall'Università della Florida, così come altre varietà saranno presto testate in diverse aziende agricole cilene. (gc)