Claas in crisi: l’ombra della recessione tedesca sul colosso delle macchine agricole

L'azienda adotta misure drastiche come il lavoro a orario ridotto

Claas in crisi: l’ombra della recessione tedesca sul colosso delle macchine agricole

L’industria tedesca, da sempre considerata il motore economico dell’Europa, sta attraversando un periodo di profonda difficoltà. Un esempio emblematico di questa crisi è il colosso delle macchine agricole Claas che, nonostante un fatturato multimiliardario, è costretto a fare i conti con un calo significativo degli utili e a ricorrere a misure drastiche, come il lavoro a orario ridotto, per far fronte alla crisi.

Nel 2023, l’azienda ha registrato un fatturato di 6,1 miliardi di euro, ma i risultati dell’anno fiscale 2023/2024 mostrano segni di preoccupante contrazione. Il fatturato è infatti sceso del 19%, fermandosi a 5 miliardi, e gli utili sono crollati da 347 a 253 milioni di euro. Un divario che non lascia spazio a dubbi sulla difficile situazione che la compagnia si trova ad affrontare. Claas cita tra le cause principali l’aumento dei prezzi alla produzione, i tassi d’interesse elevati, gli eventi meteorologici estremi e le crescenti tensioni geopolitiche, che hanno generato un clima di incertezza nel mercato. Un’incertezza che ha spinto agricoltori e appaltatori a limitare gli investimenti, con un impatto diretto sulla domanda di macchine agricole.

A partire dal 6 gennaio 2025, l’azienda ha deciso di implementare il lavoro a orario ridotto per circa 1.000 dipendenti presso lo stabilimento di Harsewinkel, specializzato nella produzione di mietitrebbie, trince e grandi trattori. La misura, inizialmente prevista fino al 17 gennaio, si aggiunge ad altre simili già adottate nel settembre 2024, quando circa 600 dipendenti nel settore delle mietitrebbie erano stati coinvolti in un ridimensionamento dell’orario di lavoro. Nonostante le dichiarazioni ufficiali che parlano di misure temporanee per garantire la sostenibilità dei posti di lavoro a lungo termine, la ripetizione di questi interventi in pochi mesi solleva più di un dubbio sulla reale condizione dell’azienda.

In questo scenario, la Germania si trova di fronte a una sfida significativa: come rispondere alle difficoltà che affliggono i suoi settori industriali di punta, senza compromettere la competitività a livello globale. La crisi di Claas, purtroppo, sembra essere solo l’ultimo atto di una serie di segnali preoccupanti che pongono interrogativi sul futuro dell’industria tedesca. Il governo e le aziende dovranno affrontare scelte difficili per sostenere un'economia che rischia di perdere terreno in un mondo sempre più globalizzato e incerto. (aa)

Fonte foto apertura: Claas.com

Fonte: Scenarieconomici.it