Sostenibilità Conad: dai bilanci ai piani operativi, il nuovo modello di business Mdd

Avanzini (Direttore Generale): «Vogliamo prodotti a marchio con maggior contenuto di sostenibilità, concreta e misurabile»

Sostenibilità Conad: dai bilanci ai piani operativi, il nuovo modello di business Mdd

“Il nostro impegno nella trasformazione sostenibile trova principalmente nella nostra marca commerciale la leva che ci può permettere di essere davvero determinanti. Siamo impegnati ad aggiungere all’alta qualità e alla convenienza dei prodotti a marchio Conad anche un sempre maggior contenuto, concreto e misurabile, di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questi contenuti saranno necessariamente alla base delle relazioni future di business tra Conad e i suoi fornitori Mdd”, Così esordisce Francesco Avanzini, direttore generale di Conad sulla sua pagina Linkedin

È ormai noto a tutti che la nuova Direttiva CSRD dell’Unione Europea ha definito con maggior precisione responsabilità e impegni delle aziende verso la catena del valore: d’ora in poi tutti dovremo identificare con precisione i temi su cui misurare i miglioramenti sugli obiettivi ESG 2030 e sottoporli a certificazione.

Oltre all’aspetto normativo, questo rende necessaria una pianificazione chiara delle azioni di sostenibilità e la definizione di obiettivi misurabili sotto due punti di vista: 1) l’interesse dei clienti, sempre più attenti a come viene fatto ciò che comprano e consumano; 2) la consapevolezza che il sistema finanziario e gli stakeholder istituzionali vogliono avere una chiara comprensione di come le imprese impiegano le risorse richieste per finanziare piani di sviluppo più sostenibili.

Conad ha già avviato un percorso che le consentirà di produrre e presentare con sempre maggior dettaglio e precisione quanta parte dei propri ricavi provenga da prodotti e servizi sostenibili, identificando parametri condivisi sui tavoli che riuniscono industria e distribuzione. Abbiamo scelto di concentrare la nostra azione su alcuni temi, sui quali essere sicuri di poter avere un impatto migliorativo reale e che siano di facile comprensione anche per i clienti.

Pensiamo che questa sia la corretta interpretazione della nostra leadership nella Gdo italiana e, in questo modo, stabiliremo obiettivi, regole e metodologie per dialogare con le aziende più sensibili alle tematiche di sostenibilità, contribuendo alla costruzione di un ecosistema imprenditoriale che giochi un ruolo importante nell’evoluzione delle imprese di tutta la filiera estesa del settore del largo consumo.

Per sostanziare tutto questo, tra pochi giorni presenteremo un articolato piano pluriennale ai nostri partner, per garantire a noi e a loro di continuare in una nuova e sostenibile crescita sul mercato. (gc)

Fonte testo e immagini: LinkedIn Francesco Avanzini