Attualità
L'ortofrutta fake confonde i social network
Mele viola, more turchesi, banane rosse che sembrano vere, ma sono “frutto” dell’intelligenza artificiale
Con l’evoluzione delle tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, il confine tra realtà e finzione diventa sempre più labile, soprattutto online. È facile quindi scambiare per vere immagini diffuse sul web che, in realtà, sono frutto di un’elaborazione dell’IA, anche se all’occhio della maggior parte degli utenti appaiono come reali.
È il caso delle “mele viola”, che si dice siano originarie della località canadese Saskatchewan, diffuse ultimamente sui social media dal profilo della statunitense Marian Spencer, unnaturalist.
Sulla sua pagina compaiono non solo mele viola, ma anche altre "creazioni" fantasiose: more azzurre, fragole viola, banane rosse e peperoni turchesi. Queste immagini, raffiguranti frutti modificati dall’IA anche in campo, hanno suscitato scalpore e confusione online, generando tantissime reazioni, commenti e ricondivisioni degli utenti, diventando così virali e facendo presto il giro del mondo.
I contenuti sono accompagnati da descrizioni dettagliate che attraverso uno storytelling preciso e curato forniscono informazioni e caratteristiche tecniche di una cultivar che non esiste. Tra gli aspetti menzionati anche l’irrigazione, fornendo delucidazioni sul fabbisogno idrico della varietà, per chiunque voglia cimentarsi nella sua improbabile, per non dire impossibile, coltivazione, aggiungendo un ulteriore livello di realismo.
L’intelligenza artificiale può fare molto per il settore, siamo sicuri che questo sia un utilizzo corretto?
Fonte immagine in apertura: Instagram (gc)