Kikoká traccia la rotta per il futuro del kiwi giallo europeo

Con il Ceo Fabio Zanesco abbiamo approfondito gli aspetti distintivi del progetto a Speciale Frutta & Verdura

Kikoká traccia la rotta per il futuro del kiwi giallo europeo

Alla venticinquesima edizione dello Speciale Frutta & Verdura, Fabio Zanesco, Ceo di Kikoká, (nella foto in apertura) ha condiviso con la platea di professionisti i punti cardine di questo giovane progetto, evidenziandone la visione a lungo termine e le strategie per il futuro. 

“Il Consorzio europeo Kikoká, nato a marzo, include 11 soci, tra cui 10 produttori e il Gruppo Rivoira, Masterlicensee globale del nuovo kiwi a polpa gialla,” ha spiegato Zanesco , sul palco insieme a Roberto Della Casa, direttore di IFN e chairman dell’evento. “I soci rappresentano realtà importanti in 4 paesi: Italia, Grecia, Francia e Spagna. In questa prima campagna di commercializzazione abbiamo disponibili 2.000 le tonnellate di prodotto su 8.000 ettari complessivi dedicati, che cresceranno rapidamente, grazie a nuovi impianti che saranno messi a dimora; così abbiamo strutturato già basi solide per costruire il futuro di Kikoká”.
E proprio da questo autunno che il Consorzio ha cominciato a strutturarsi, creando “la cassetta degli attrezzi” per i prossimi anni. Primo passo sarà la costruzione della sede operativa a Bologna.

Passando a parlare del prodotto che sta dietro al marchio Kikoká, Zanesco ha evidenziato che“Con questo brand vogliamo mantenere la promessa che facciamo ai consumatori di offrire un prodotto di qualità, e lo facciamo attraverso una selezione multivarietale che ci permette di segmentare il mercato e creare nuove nicchie di consumo, allungando al contempo la stagione produttiva”.

Fabio Zanesco e Roberto Della Casa

È creando valore che non si disattende la promessa garantita da un prodotto “locale”, dove locale ha una nuova accezione: non significa solo regionale, ma anche europeo. 
Valore è l’aspetto più importante che occorre costruire perché è ciò che spinge i clienti ad acquistare. Per questo, abbiamo puntato sulla distintività, grazie a un marchio giovane e pensiamo così che i kiwi commercializzati sotto questo brand, grazie alla qualità di base e alla selezione, vengano riconosciuti e preferiti dal mercato. Questo è il grande lavoro che dobbiamo fare nei prossimi anni per creare un marchio riconoscibile”, ha dichiarato il Ceo.

Fabio Zanesco e Roberto Della Casa

Da ultimo, sono stati affrontati i temi dell’organizzazione e della centralizzazione delle produzioni a livello multi-paese. 
“La centralizzazione è un aspetto tanto fondamentale quanto complesso, soprattutto quando si tratta di unire produzioni multi-paese, poiché ogni paese ha le sue peculiarità", ha sottolineato Zanesco. "Il Consorzio nasce proprio per aggregare i soci produttori che hanno capito che stare insieme è la strada giusta e questo richiede da parte nostra una grande apertura mentale, per comprenderne i bisogni e le aspettative, sapendo che saranno diversi a seconda della provenienza, convincendoli e mostrando loro il percorso per arrivare sullo scaffale e, quindi, sulle tavole dei consumatori finali, che hanno acquistato il nostro kiwi Kikoká riconoscendone il valore”. (gc)

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