Dalla distribuzione
Signor Datterino®, il progetto di Bayer che abbraccia la filiera
Dalle esigenze di retail e consumatori all’importanza della tracciabilità
“Signor Datterino® nasce per sostenere e valorizzare sia il segmento del datterino che, allo stesso tempo, la nostra gamma di datterini. È un progetto innovativo, unico nel suo genere, perché è un vero e proprio progetto di filiera del pomodoro che, sebbene nato come un consumer brand, coinvolge in prima persona sia i produttori, sia i distributori – spiega Chiara Bellini, Customer Marketing Manager Italia di Bayer Crop Science per la divisione Vegtables - abbiamo stretto partnership con alcuni dei migliori produttori italiani e selezionato le nostre migliori varietà per offrire a consumatori e distributori un prodotto autentico e trasmettere loro il valore di un prodotto che rappresenta un’eccellenza per l’agroalimentare italiano. Signor Datterino® diventa sinonimo di qualità disponibile tutto l’anno, anche grazie ai controlli che SATA effettua regolarmente per il rispetto degli standard definiti in un disciplinare dedicato. Attraverso questo marchio intendiamo fidelizzare il consumatore e offrire un’esperienza di acquisto garantita”.
“Per il futuro prevediamo di allargare l'offerta di Signor Datterino® a un gruppo di insegne della Gdo e stiamo realizzando una versione nichel free per abbracciare anche quelle persone che hanno problemi di allergie e intolleranze al nichel, così che anche loro non debbano rinunciare ad una alimentazione sana e gustosa”.
Tra i produttori di Signor Datterino® c’è Orto Natura; il commerciale Alberto Lubatti racconta a IFN l’importanza di sposare un progetto simile e di creare un marchio nel mondo dell’ortofrutta. “La creazione di un marchio nel comparto ortofrutticolo può avvenire per una molteplicità di obiettivi tra i quali: l’esaltazione delle caratteristiche organolettiche del prodotto, la descrizione degli aspetti salutari e di sicurezza, la valorizzazione della sensibilità etica e ambientale delle aziende produttrici. Con il marchio si vuole, tramite la comunicazione, fidelizzare il cliente garantendo che ogni volta che acquisterà un prodotto a marchio, avrà la certezza di consumare un prodotto gustoso, sano, ed etico”.
“Inoltre, il consumatore di ortofrutta è sempre più interessato alle informazioni riportate in etichetta - continua Lubatti - alla ricerca di indicazioni precise sull'origine, sulle tecniche colturali, sulle varietà, sui materiali utilizzati nel packaging. Crediamo che la filiera controllata debba essere uno strumento nelle mani del consumatore al fine di poter conoscere le caratteristiche intrinseche del prodotto e le unicità che lo contraddistinguono dal convenzionale”.
“Aver scelto di partecipare alla filiera Signor Datterino, per noi, significa sposare appieno i valori che questo progetto vuole far emergere in merito all’attenzione alla qualità, alla tracciabilità e alla trasparenza nei confronti dei consumatori. Inoltre, siamo felici di partecipare alla missione di orientare il cliente a considerare questa tipologia di pomodoro uno snack, con l’opportunità di consumarlo durante tutta la giornata, grazie al suo sapore intenso e dolce allo stesso tempo, tipico dei migliori datterini italiani. Crediamo che questa nuova funzione d'uso possa incrementare ulteriormente il valore del prodotto”.
Sull’importanza del marchio in ortofrutta si sofferma anche Marco Bramini responsabile acquisti per Peviani. “I marchi nell’ortofrutta sono pochi e non sempre bene identificabili, soprattutto per quanto riguarda le orticole, poiché - diversamente - gli operatori della frutta solitamente li sviluppano e promuovono con più efficacia”
“Per il consumatore è sempre più importante sapere l’origine e il viaggio che il prodotto fa dal campo fino allo scaffale dell’ortofrutta – precisa Bramini – per questo motivo - la filiera è assolutamente importante; ritengo che i consumatori siano sensibili a questo tipo di informazione, probabilmente lo sono meno le catene o i category della Gdo. Per queste ragioni sono molto soddisfatto dell’impatto di Signor Datterino®”.
Per quanto riguarda il controllo di filiera ne parliamo con Thais Mendes da Silva - Responsabile coordinamento controlli SATA. "I risultati dei controlli lungo la filiera non sono l'unico output del progetto. Attraverso un approccio costruttivo, i controlli favoriscono lo scambio di informazioni tra i diversi operatori della filiera e contribuiscono alla creazione di un sistema unificato di visioni e valori, grazie un maggior coinvolgimento di tutte le parti interessate. Inoltre, un sistema efficace di controllo porta a una visione integrata e quindi più completa e realistica di quanto il prodotto è in grado di rispondere alla promessa del marchio, aumentando quindi la consapevolezza del posizionamento del brand e tutelando così produttori e consumatori."