«Ngt (Tea), passo decisivo verso una regolamentazione indispensabile per l'agricoltura europea»

I commenti del Ministro Lollobrigida e delle principali associazioni

«Ngt (Tea), passo decisivo verso una regolamentazione indispensabile per l'agricoltura europea»

Dopo la notizia del raggiungimento dell'accordo tra i Paesi Ue sulle nuove tecniche genomiche non sono tardati i commenti del Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e delle associazioni di categoria. Li riportiamo qui di seguito.

Il commento del Ministro Lollobrigida: "Passo decisivo verso una regolamentazione indispensabile per l'agricoltura europea"

"Grazie all'impegno del Governo italiano e all'intesa raggiunta tra gli Stati membri, si avvia finalmente il negoziato con il Parlamento europeo per l'adozione di una regolamentazione attesa da tempo dalla comunità scientifica, dal mondo agricolo e dai settori più innovativi della filiera agroalimentare. Un passo decisivo dopo una lunga fase di stallo che oggi, con l'accordo in Consiglio, viene finalmente superata". Così il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, commenta l'approvazione da parte del COREPER I del mandato negoziale che consentirà alla Presidenza polacca di avviare il confronto con il Parlamento europeo sulle nuove tecniche genomiche (NGT).

"Le NGT rappresentano un'opportunità strategica per migliorare la sostenibilità e la competitività della nostra agricoltura. Grazie a queste innovazioni, sarà possibile disporre di colture più resistenti agli effetti del cambiamento climatico e agli attacchi dei patogeni, garantendo maggiore sicurezza alimentare e minori impatti ambientali. La nuova regolamentazione dovrà assicurare un quadro chiaro e pragmatico, che consenta agli agricoltori di accedere alle migliori soluzioni scientifiche senza barriere ideologiche o burocratiche".

"Adesso entriamo nelle battute finali - conclude il Ministro - con la Presidenza polacca determinata a chiudere il negoziato con Commissione e Parlamento europeo nel più breve tempo possibile. Un obiettivo che condividiamo, perché l'Europa non può più permettersi ritardi su un tema così cruciale per il suo futuro agricolo ed economico. Il lavoro svolto finora, anche grazie al contributo della Commissione, ha posto basi solide per raggiungere un quadro normativo adeguato alle sfide attuali".

Il commento di Coldiretti e Filiera Italia: "Superato stallo su Tea, ora accelerare per utilizzo nei campi"

Il superamento dello stallo della discussione del regolamento sulle Tea è importante per accelerare sull’approvazione di una normativa Ue che permetta di valorizzare le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecniche di evoluzione assistita, con l’obiettivo di metterle a disposizione degli agricoltori italiani ed europei per combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’uso di input chimici. E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nell’esprimere soddisfazione per il voto del Consiglio Ue che ha dato il via libera al mandato negoziale sulle nuove tecniche di evoluzione assistita, riconoscendo il valore dell’innovazione per un’agricoltura più sostenibile e competitiva. La decisione consente di procedere ora verso una normativa chiara che distingue le piante Tea in due categorie: quelle assimilabili alla selezione naturale e quelle soggette a norme più stringenti. Le nuove tecniche genomiche non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm, ma permettono di riprodurre in modo mirato i meccanismi della selezione naturale per rispondere alle crescenti sfide ambientali e produttive.

“Un passo avanti decisivo per selezionare nuove varietà vegetali che permetteranno agli agricoltori di essere sempre più sostenibili e resilienti, nel rispetto della biodiversità e della distintività della nostra agricoltura. L’obietttivo è ora arrivare presto all’approvazione definitiva” dichiara il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ". Come Coldiretti e Filiera Italia abbiamo saputo consolidare un’alleanza europea anche tra quei Paesi che hanno da sempre avversato gli Ogm a cui abbiamo saputo spiegare differenze e opportunità. È davvero una nostra vittoria” sostiene Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia.

Durante la fase di trilogo, che si aprirà a metà aprile, il ruolo dei negoziatori di Consiglio e Parlamento Ue sarà cruciale. In particolare, due temi chiave per gli agricoltori saranno al centro dei negoziati: la non brevettabilità delle Tea di tipo 1, e l’etichettatura, su cui Coldiretti e Filiera Italia auspicano di tornare all’orientamento iniziale della Commissione. Garantire in tempi rapidi un quadro normativo chiaro e bilanciato è ora più che mai determinante per il futuro dell’agricoltura europea.

Coldiretti e Filiera Italia hanno sostenuto per primi la diffusione delle Tea per tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo. Una consapevolezza che nel 2020 aveva portato a sottoscrivere una storica intesa con la Società Italiana di Genetica Agraria (Siga) per far tornare gli agricoltori protagonisti di una ricerca pubblica nazionale, in grado di sviluppare soluzioni su misura e renderle disponibili a tutti i produttori.

Il commento di Confagricoltura: "L'avvio del negoziato è un passo importante per garantire produzioni agricole e minore pressione sulle risorse naturali. Fondamentale il ruolo dell'Italia nell'UE"

“Un importante passo avanti nella giusta direzione. Finalmente parte il negoziato con l’Europarlamento con l’obiettivo di arrivare a una normativa assolutamente necessaria e molto attesa non solo dagli agricoltori, ma da tutta la filiera”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta l’approvazione, da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), del mandato negoziale che consentirà alla Presidenza polacca di avviare il confronto con il Parlamento europeo sulle nuove tecniche genomiche (NGT).  

“Come Confagricoltura abbiamo sempre sostenuto che occorre sperimentare e utilizzare tutti i frutti della scienza e della ricerca, così da mettere in grado i nostri agricoltori di produrre di più al costo minore e competere sui mercati internazionali. Sono sotto gli occhi di tutti i problemi causati dai cambiamenti climatici e dalle fitopatie a tutte le nostre colture. Il settore primario non può prescindere dall’innovazione se vuole assicurare la sostenibilità ambientale ed economica”, aggiunge il presidente.

“Per troppo tempo la sperimentazione in campo è stata osteggiata. Un plauso va al Governo italiano, che ha sostenuto a livello europeo la posizione a favore delle NGT confermando il ruolo centrale dell’Italia in questo percorso. Fondamentale l’intesa che era stata raggiunta in Parlamento, condivisa anche dalla Regioni”, prosegue.
“L’auspicio – conclude Giansanti – è che il dialogo tra le istituzioni Ue proceda celermente al fine di garantire un contesto normativo europeo che permetta alle imprese agricole di usufruire appieno di queste tecniche innovative, di cui il nostro Paese rappresenta l’avanguardia nell’Unione”. 

Il commento di Cia: "Con intesa, stop a equivoci sulle TEA. Svolta storica per agricoltura"

“Grande soddisfazione per l’intesa raggiunta sulle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), l’accordo sul mandato negoziale del Consiglio rappresenta uno stop definitivo a tutti gli equivoci in questo campo. Ora si consentirà, finalmente, l’avvio dei triloghi con il Parlamento europeo sul testo finale del regolamento”. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ricorda come le TEA siano cruciali per affrontare le grandi sfide della transizione green e rappresentino per l’agricoltura uno strumento indispensabile contro le malattie delle piante e i cambiamenti climatici che, già oggi, da soli spiegano tra il 20% e il 49% delle fluttuazioni del rendimento agricolo. 
Il presidente Fini spera, inoltre, che l’Italia possa diventare presto capofila in Europa del percorso di sperimentazione in campo delle tecniche genomiche, con un forte protagonismo del mondo agricolo, per un futuro in cui sia garantita sia la produttività che la qualità e la sostenibilità del settore. (gc)

Fonte: Uffici Stampa Masaf, Coldiretti, Filiera Italia, Confagricoltura e Cia