Dal campo
Melo nano, l’Ars e la Nasa vogliono coltivarlo nello spazio
Gala ingegnerizzato che sfrutta la partenocarpia per la vita extraterrestre
L'Agricultural Research Service (ARS) degli Stati Uniti, parte del Dipartimento dell'Agricoltura, ha annunciato – come si legge su Portalfruticola.com - che i ricercatori dell'Appalachian Fruit Research Station a Kearneysville, West Virginia, stanno ingegnerizzando i meli Gala per farli crescere nello spazio. Si tratta di ricerche mirate per poter supportare le diete degli astronauti nelle missioni spaziali di lunga durata che richiedono una dieta ricca di fonti di vitamine e antiossidanti che provengono soprattutto da frutti come arance, pesche, ciliegie o pere, anche se molti di essi crescono su alberi non compatibili con i voli spaziali.
Da qui l’idea di indirizzare la ricerca sui meli nani da fiore che sono addirittura partenocarpici, cioè non hanno bisogno di essere impollinati per dare frutti e non hanno semi, il che li rende potenzialmente perfetti per gli astronauti, ha spiegato l'ARS.
Queste mele spaziali sono in fase di test presso l'EPCOT Biotechnology Laboratory del Walt Disney World Resort, dove gli scienziati dell'USDA stanno mostrando il loro lavoro con la NASA in camere di crescita delle piante costruite su misura che imitano le condizioni di crescita della Stazione Spaziale Internazionale.