Limoni, per il primo fiore e il bianchetto stagione da dimenticare

Il produttore siciliano Roberto Minioto: «In campagna prezzi irrisori»

Limoni, per il primo fiore e il bianchetto stagione da dimenticare

Per il limone è stata una stagione da dimenticare o, per meglio dire in caduta libera, come l’abbiamo definita in un articolo di qualche mese fa (clicca qui per approfondire). Ma ormai la frittata è fatta e bisogna guardare avanti, come afferma a IFN il produttore siciliano Roberto Minioto, titolare dell’omonima azienda agricola situata nel Val di Noto, specializzata nella produzione del limone femminello siracusano; tra le cultivar più rappresentativa d’Italia, produce tre fioriture: il primofiore (da ottobre a marzo), il bianchetto (da aprile a giugno) e il verdello (da luglio a settembre).

“Il mercato del limone è iniziato male - afferma Minioto - da novembre a marzo le vendite sono state lente con prezzi irrisori in campagna, nonostante la qualità ottima degli agrumi. La svolta non è mai arrivata e neanche il bianchetto è riuscito a svegliare il mercato”.

Con il primo fiore le quotazioni in campagna sono state irrisorie: con prezzi da 0,15 a 0,30 centesimi al chilo, quasi il 50% in meno rispetto il 2023. "Anche con il bianchetto i prezzi sono stati pressoché simili senza particolari picchi. Le cause di questa débâcle sono poco chiare anche tra gli addetti ai lavori: chi afferma che la Spagna ha affossato il mercato italiano, chi pensa che ci siano nuovi competitors in crescita come la Turchia e chi punta il dito contro le dinamiche globali che non hanno spinto il prodotto nazionale all’estero”. 

Intanto, tra i limoneti della Val di Noto ci si avvia verso la stagione del verdello. “E’ una nicchia che non può cambiare le sorti della stagione ma speriamo in un andamento positivo per ritrovare fiducia e svegliare il mercato”, conclude Minioto.