L’evoluzione del Cachi, da frutto marginale a protagonista assoluto dei reparti

Domenica Divano: «Abbiamo convinto la filiera con qualità e comunicazione»

L’evoluzione del Cachi, da frutto marginale a protagonista assoluto dei reparti

Siamo a metà ottobre e nei reparti ortofrutta tra i protagonisti assoluti troviamo i cachi. Non è sempre stato così, però; infatti, negli ultimi anni abbiamo assisitito a una evoluzione della proposta non indifferente. A parlarci del percorso di valorizzazione del cachi ci pensa Domenica Divano, amministratrice e direttrice vendite di Divano Srl, azienda di Sessa Aurunca (Caserta), realtà che da generazioni investe in questa coltura. “Oggi vedere l’importanza che ha assunto questo frutto in reparto ci inorgoglisce perché è stato un percorso lungo che ancora non si è completato. Il cachi, sino a qualche anno fa, era considerato un frutto per appassionati, per una nicchia ristretta di estimatori, quasi non si potesse intercettare una fetta ampia di mercato. Così, abbiamo deciso di puntare sulla comunicazione e offrire un prodotto dalle caratteristiche organolettiche impeccabili. Anche la Grande distribuzione organizzata è stata lungimirante e, di anno in anno, ha creato sempre più spazi. Inoltre, i consumatori - incuriositi - hanno scoperto tutti i benefici del cachi oltre alla bontà; per esempio può essere considerato un longevity-food, poiché dà un apporto di zuccheri buoni, vitamina C e aiuta e protegge il fegato”.

“La stagione è in anticipo – precisa Divano – con i primi stacchi che sono avvenuti a inizio ottobre e, finora, il clima è stato clemente. Stiamo raccogliendo il cachi Tipo e il Vaniglia che ultimeremo i primi giorni di dicembre. Tra 10 giorni circa ci sarà l’esordio per il tanto atteso Rojo Brillante, che oramai è un cavallo di battaglia del comparto”.

Ovviamente ancora la stagione è in divenire e le prospettive sono delle migliori. Il prodotto è perfetto, i volumi sono adeguati e la carenza di prodotto in Spagna potrebbe fungere da volano anche per l’export del prodotto Made in Italy”.

“I risultati anche in campo non sono casuali: abbiamo investito tanto nella disponiiblità irrigua dell’azienda e nei piani di concimazione per supportare le piante nei momenti di stress. Il cachi è una coltura molto delicata e bisogna conoscere a fondo le piante”, conclude Divano.